sabato 3 maggio 2008

21 - Verso Gran Burrone

Anemoee tornò poco dopo accopagnata dagli altri componenti della compagnia, oltre ad uno stalliere di Rohan che portava il cavallo del Re, anch’esso però senza emblemi o insegne.
"Non aggiungerò miei uomini al nostro gruppo." affermò Re Éomer "Qui ci sono gli Uomini, gli Elfi e i Nani più coraggiosi e forti della Terra di Mezzo, più un'Amazzone, cosa può vuole di più come scorta un Re?" chiese guardando il gruppo.
Si misero nuovamente in viaggio, mandando i cavalli ad un leggero galoppo, le strade di Rohan erano ben tenute e ciò permetteva di tenere una buona andatura, senza correre rischi anche se ciò rendeva stentata la conversazione, il silenzio era rotto solo dal rumore degli zoccoli dei cavalli e dai nitriti che ogni tanto mandava Tenebra, quando incontrava altri cavalli al pascolo.
Anemoee!! Non può continuare così…” disse Aragorn chiedendosi come lo avesse convinto a non nitrire quando li aveva incontrati per la prima volta.
“Mio Signore dovete capirlo” disse ridacchiando Anemoee, “Sta avvertendo gli altri cavalli del suo passaggio: 'Tenebra Oscura passa di qui!!'” Anche gli altri sorrisero, ma non Legolas.
“A dire il vero sta dicendo qualcosa che suona più o meno così: ‘Un grande Re accompagno, avvertitemi di pericoli innanzi a me!’” disse l'Elfo
Tutti si voltarono a guardare Legolas, mentre Anemoee che gli era al fianco, lo fissò prima con curiosità, e poi quasi con nostalgia.
“Allora vero, gli Elfi comprendono il linguaggio degli animali.“ quella di Anemoee non era una domanda.
“Anche tu dovresti comprenderlo sei per metà Elfo no?” rispose di rimando Legolas.
Anemoee sorrise, solo qualche giorno sarebbe stato un sorriso amaro, ma ora la piega che aveva preso la sua nuova vita non le sembrava più tanto disastrosa.
“No. Non lo sono, faccio parte della razza degli Uomini, la donna che mi ha allevato tra le Amazzoni non era la mia vera madre.” Anemoee guardò Legolas che ora le cavalcava al fianco.
Aragorn sentendola parlare del suo passato rallentò il passo del suo cavallo, voleva sentire quella conversazione, stava diventando di vitale importanza per lui, scoprire se i suoi sospetti erano reali o meno.
“Eppure…” disse Legolas, “Devi avere sangue Elfico, altrimenti quel cavallo non lo avvicineresti nemmeno, eppure, lo monti con sicurezza e lui morirebbe per te, ne sono sicuro!!”
“Non so che dirvi…” iniziò a dire Anemoee.
“Dirmi!” la fermò Legolas.
“Cosa??” Anemoee lo guardò sorpresa.
“Dirmi, io non sono un Sire, parlami come faresti ad un amico non ad un tuo superiore per favore! Legolas quando ti rivolgi a me più che sufficiente.” spiego l'Elfo.

"Ehi ragazza!" intervenne Gimli alle spalle di Legolas, "Quello che dice orecchie a punta vale anche per me, niente formalismi tra si noi, che siamo la guardia personale di Aragorn e Faramir! Io sono Gimli niente di più!"
“Come volete Legolas e Gimli, vi ringrazio, ma come dicevo Legolas non so che dirti, perché l’unica verità che conosco è quella che mi ha raccontato Anear, mia madre adottiva lei mi ha detto che faccio parte del popolo degli Uomini.” spiegò Anemoee ai suoi nuovi amici.
“Quanti anni hai??” chiese Legolas.
“Se non mi ha mentito anche su questo dovrei essere attorno ai novanta.” rispose Anemoee.
Legolas sorrise.
“Un uomo a novanta anni non è di certo informa come te, tu ne dimostri al massimo trentacinque!” le spiegò Legolas.
Anemoee rimase silenziosa, a questo non aveva pensato, guardò le spalle larghe di Aragorn che cavalcava davanti a lei, chiedendosi quanti anni avesse, se ciò che le era stato detto, loro dovevano avere la stessa età, erano gemelli; ma il dubbio rimaneva nella sua mente, certo, aveva scoperto attraverso Beregond che lo stemma disegnato sull’elsa della sua spada era lo stesso di Aragorn, lo stemma di Elendil, sempre da Beregond, sapeva che quella stirpe discendeva anche dagli Elfi, Aragorn aveva esaminato la sua spada.
Allora forse Anear le aveva detto la verità, forse Aragorn era veramente suo fratello, ma questo non era veramente importante, o meglio lo era per lei, perché avrebbe finalmente saputo quali erano veramente le sue origini, quello che era veramente importate per lei era che lui fosse il suo Re, la sua vita era stata donata a lui, che fosse meno suo fratello ed era sempre più orgogliosa di questa sua scelta, lei non avrebbe mai parlato di quel che sapeva, non voleva far insorgere dubbi sulla motivazione che l'avevano portata mettersi al suo servizio.
“Ma non temere, forse a Gran Burrone troverai le risposte ai tuoi dubbi!” continuò Legolas.
“Stiamo andando a Gran Burrone??” non riuscì ad impedirsi di chiedere in tono sorpreso Anemoee.
“Sì, stiamo andando a Gran Burrone, nella Casa di Elrond!” rispose Aragorn, che si era girato verso di lei per scrutarne la reazione, ora era evidente che lei sapesse molto di più di quanto non avesse raccontato sulle sue presunte origini; ma come aveva detto Legolas, la visita a Gran Burrone avrebbe sciolto molti dubbi!.

1 commento:

Sean MacMalcom ha detto...

Se li porta proprio bene i novant'anni!!! :))