martedì 24 marzo 2009

61 - Spiegazioni

Anemoee e Faramir, con la loro scorta, partirono la mattina dopo all'alba, appena alzati, dopo una colazione frugale, sellarano i cavalli e si avviarno subito, il viaggio fu veloce e senza imprevisti.
Appena arrivati in città, Anemoee chiese di vedere Aragorn immediatamente, ma dovette attendere che finisse le varie udienza,ella capiva che Re Elessar doveva seguire tutto il suo regno, il che comportava diversi impegni con i vari amministratori locali e che non era saggio interrompere incontri programmati da tempo, anche per non destare allarme! Anemoee sapeva tutto questo, ma non aiutò di certo il suo umore, il dover aspettare il suo turno; girava come un leone in gabbia nella sala da pranzo dove le era stato riferito che Aragorn l'avrebbe raggiunta appena possibile.
Faramir era seduto tranquillo e cercava di calmarla.
"Anemoee siediti per favore, mangia qualcosa, siamo entrambi stanchi, un po' di tranquillità e di ristoro ci farà bene prima di parlare con Aragorn; la tua impazienza non ti aiuterà di certo nell'esposizione del tuo piano e nell'avere il suo appoggio! Senza contare che passerà comunque del tempo prima che Bartnel si faccia vivo, sempre che lo faccia!!"
Anemoee stava per controbattere quando la porta si aprì facendo entrare Legolas e Gimli.
"Ben tornati, avete scoperto qualcosa?"chiese l'elfo sedendosi accanto a Faramir, alla fine si sedette anche Anemoee, mentre Faramir raccontava quanto accaduto a Emyn Arnen, parlò anche dell'idea avuta da Anemoee, che non suscitò, come previsto, un grande entusiasmo.
"E' troppo pericoloso per te Anemoee, Aragorn non ti permetterà mai di andare!" disse Legolas, convinto che quel piano fosse un vero e proprio suicidio per la donna.
"Lei non sarebbe sola, Legolas, io andrei con lei!" aggiunse Faramir, con calma.
"Aragorn non si priverà mai dei suoi diretti sottoposti, o per meglio direi dei suoi eredi diretti.!" sentenziò Gimli.
"Ma avete sentito quel che vi ha detto Faramir??Avete capito chi ha ucciso Éowyn???" chiese Anemoee quasi incredula alle proteste dei suoi amici, "Chi può aver coinvolto qui?? Io non conosco ancora molte persone a Minas Tirith, ma ad intuito mi fiderei solamente delle persone che sono in questa stanza, comprendendo ovviamente Aragorn e Lady Arwen..."
"Lo capisco Anemoee, ma comunque la tua idea ad Aragorn non piacerà!" sentenziò Legolas
"Perchè Legolas dice che la tua idea non mi piacerà, sorellina?" chiese la voce del Re appena entrato nella stanza!
Tutti i presenti si alzarono all'unisono per rendere omaggio al loro Sire, Anemoee lanciò un'occhiata a Faramir come per ricevere il suo sostegno e Faramir fece un lieve cenno di assenso con la testa, Anemoee andò ad incrociare lo sguardo del suo Re.
"Perchè anche quello sguardo di intesa che vi siete appena scambiati tu e Faramir non mi piace??" domandò Aragorn, a cui non era affatto sfuggita la cosa.
"Mio Sire," incominciò Anemoee, ma Aragorn la interruppe di nuovo.
"E non mi piace nemmeno questa inizio così formale!" disse, con un tono che incominciava ad essere seriamente preoccupato, "Avanti Anemoee sii chiara e concisa come tuo solito, non usare giri di parole, cosa è successo a Emyn Arnen?"
"Ho trovato il modo per infiltraci nelle linee nemiche!" ribattè allora Anemoee, a quelle parole Faramir alzò leggermente gli occhi al cielo e scosse lievemente il capo, ovviamente quella spiegazione era poco esplicativa per tutto quello che era successo, Re Elessar la pensava decisamente allo stesso modo.
"Così è decisamente troppo conciso anche per te Anemoee, inizia dal principio, dal vostro arrivo là!" disse Aragorn andandosi infine a sedere di fronte al posto occupato fino a pochi attimi prima alla sorella, invitandola ad accomodarsi di nuovo.

lunedì 23 marzo 2009

60 - L' ultimo saluto.

Faramir, lasciato andare Bartenl andò a cercare Anemoee e la trovò seduta a terra con le spalle appoggiate al muro, la vide esausta, pallida sotto la pelle abbronzata, preoccupato Faramir le si avvicinò immediatamente sedendosi a sua volta.
"Anemoee, stai bene?" le chiese dolcemente, sapeva che non era ferita, non fisicamente almeno, egli era consapevole di cosa lei avesse detto all'uomo che era appena andato via, ma intuiva anche quanto le fosse costato farlo, per questo lui aveva acconsentito ad aspettare fuori.
"Mai avrei pensato di arrivare a tanto. Mi sento come se lo stessi tradendo veramente Aragorn!" sbottò Anemoee, ora quasi arrabbiata con se stessa.
"Quello che stai facendo, è l'impresa più coraggiosa e al tempo stesso stupida che io abbia mai sentito mettere in atto!" disse, fermando poi le proteste di Anemoee sul nascere, con un gesto di una mano, "Lasciami finire di parlare! Quello che voglio dire è che stai rischiando la vita, solo per scoprire cosa ha in mente questo nuovo nemico che ci si profila davanti, senza pensare alle conseguenze che ci saranno per te, una volta che ti troverai di fronte a lui! Potresti andare incontro a sorti ben peggiori di una morte in battaglia, per questo forse lo ritengo un po' stupido, ma d'altro canto dobbiamo trovare qualcosa che ci dia un aiuto nel combatterlo e ho deciso di appoggiarti perchè credo in te, e nel fatto che sfrutteremo quel che pare essere un suo chiaro metodo di attacco: la corruzione di personaggi ad alto livello della parte avversaria."
Anemoee si rilassò, ma Faramir non aveva finito.
"Lo sai che ora arriverà lo scoglio più grande, dovrai convincere Aragorn!"
"Hai ragione, dobbiamo tornare a Minas Tirish al più presto!" Anemoee si rialzò da terra rianimata dalla conversazione e dall'idea di dover presentare il suo piano al fratello. "Ma prima dobbiamo lasciare che qualcuno continui per la sua strada, che non fa più parte di questo mondo e prima di andare credo che vi vogliate salutare!" fece una breve pausa e continuò "Mi dispiace Faramir ma non posso continuare ad ospitarla, rischierei la pazzia."
"Non ti avrei mai chiesto una cosa simile, Anemoee." la rassicurò lui.
"Lo so, ma mi spiace comunque per la tua perdita, mi spiace per lei, meritava di vivere ancora a lungo al tuo fianco!"
"Ci stai facendo un dono che pochi sono in grado di poter ricevere, la possibilità di salutarci un'ultima volta, per questo te ne sarà eternamente grato!"
Anemoee non disse nulla, ma lasciò semplicemente scivolare il controllo che manteneva sulla sua coscienza e sulla presenza di Éowyn per darle le possibilità di riemergere.
"Faramir..." la voce di Éowyn uscì dalle labbra di Anemoee.
"Éowyn, spero che riuscirai a perdonare le mie mancanze nei tuoi confronti, se fossi stato presente, forse tu saresti ancora qui accanto a me!"
"Non ti crucciar amore mio, la colpa della mia morte non ricade sulle tue spalle, ma su quelle dell'uomo che avete lasciato andare, che Anemoee prima o poi ucciderà per me!A quanto pare questa donna quando si mette in testa una cosa, o la promette a qualcuno farà di tutto per mantenere il suo proposito o la sua promessa!" disse mentre si avvicinava a lui e gli accarezzava una guancia. "Credo che se vi sarà permesso dagli aventi futuri di stare accanto, lei ti renderà felice, come non ho potuto fare io!"
"Éowyn, io non so che dire, se non che mi manchi terribilmente e che non so come affrontare l'argomento Anemoee, mi sembra assai strano, parlare con te di lei che sei nel suo corpo..."
"Allora sappi che lei sta dicendo di smetterla di parlare di lei e di affrontare l'argomento saluti, perchè il tempo stringe e dovete tornare da Aragorn." Éowyn fece una pausa come se ascoltasse qualcosa, " Effettivamente trovo che sia una persona con grandi qualità, ma dubito che la pazienza sia tra le sue doti più spiccate!"
Faramir non pote far meno di sorridere a quelle parole, perchè gli riportarono alla mente, tanti discorsi scherzosi fatti con la moglie quando era al sua fianco e perchè condivideva con lei quanto appena affermato.
"Non potendo dilungarsi ancora, è giunta quindi l'ora dell'ultimo saluto, moglie mia, sappi che sarai sempre nel mio cuore, che ti amerò per sempre con la stessa forze e dolcezza di quando ti vidi la prima volta." disse Faramir prendendo tra le sue la mani di Anemoee.
"Vivi il tempo che ancora ti aspetta con serenità, marito mio, ci incontreremo nuovamente alla fine dei giorni, per rinnovare il nostro amore! Addio Faramir, rendi felice questa donna come hai reso felice me per il poco tempo che ci è stato concesso!"
"Addio a te Éowyn!" disse poi vide gli occhi di Anemoee chiudersi e riuscì a prenderla prima che cadesse a terra.
"E' andata via..." disse con un filo di voce, Anemoee di nuovo padrona del proprio corpo.
"Lo so, ora torniamo a casa!" Ormai per Faramir, Emyn Arnen non lo era più, Minas Tirish era tornata a essere casa sua, al fianco del suo Re e di Anemoee.
Le ombre si erano fatte lunghe, il sole stava tramontando, decisero quindi; per quanto breve fosse
il tragitto, che era meglio viaggiare con la luce del giorno, senza contare che Anemoee aveva bisogno di qualche ora di riposo, l'esperienza con Éowyn le aveva prosciugato le forze.