lunedì 8 settembre 2008

57 - Un nuovo piano!

Furono attimi lunghi come anni, quelli in cui la vita di Anemoee rimase sospesa, poi con uno scatto improvviso ella si rialzò a sedere, prima di crollare a carponi sul pavimento della stanza, tossendo con i polmoni in cerca di aria, aveva visto tante volte la morte in faccia nella sua vita, ma mai da così vicino, il dolore, l'orrore, la perdita, provate da Éowyn nel volo vero la fine, erano ancora ben stampate nella mente dell'amazzone.
Non sentì nemmeno bussare alla porta, non vide entrare Faramir, che vedendola così le si precipitò accanto.
"Anemoee! Anemoee che cosa ti succede?" chiese preoccupato, dal volto cereo e sudato dell'amazzone e la faticosità con cui respirava, le si avvicinò aiutandola a rialzarsi da terra e a stendersi sul letto, la guardava senza sapere cosa fare per aiutarla.
"Sto... sto bene.. credo..." riuscì alla fine a dire Anemoee, incespicando sulle parole, "Ora so esattamente cosa è successo a tua moglie!" aggiunse quando riuscì a riprendere un respiro regolare.
Faramir leggermente tranquillizzato sulla salute della donna, valutò attentamente quanto detto da essa.
"Lo hai visto? Hai visto che le è accaduto per questo sei stata male?"
"Più o meno, lei me lo ha fatto vivere, dall'inizio alla fine." disse, si alzò quindi dal letto, iniziando a muoversi per la stanza cercando di riprendersi il più velocemente possibile.
"Sai chi è stato allora?" chiese Faramir, guardandola con la speranza negli occhi.
"Non sei passato da Rotgar vero?" chiese Anemoee felice che non avesse dovuto verificare per chi era la lealtà dell'uomo di Gondor che aveva messo a guardia del prigioniero.
"No, perchè? Avrei dovuto?" l'uomo la guardò ora quasi con fare sospettoso e dopo un attimo aggiunse, "Lo hai già preso!" non era una domanda, ma un'affermazione sicura, si rigirò immediatamente su se stesso, avviandosi verso la porta, ma Anemoee, anche se ancora un po' annebbiata dall'esperienza appena vissuta, fu più veloce e si frammise fra lui e l'uscita.
"Ora Faramir è il momento di ragionare con la mente, e non con il cuore." gli disse appoggiandogli una mano sul petto.
"Lasciami passare!" intimò egli.
"No!" fu la risposta di Anemoee, "Prima dobbiamo parlare, io ho rischiato la vita e peggio ancora la pazzia, per arrivare a capo di questa situazione, ora tu mi ascolterai e sentirai quanto ho in mente, questo me lo devi!"
La risposta di Faramir si fece attendere al lungo, stava valutando la donna che aveva di fronte, ne conosceva già la forza, la leatà e l'onore, sapeva che quanto aveva da dirgli non gli sarebbe piaciuto; per niente, ma sapeva anche che qualunque cosa ella facesse o avesse in mente di fare, lo avrebbe fatto pensando alle ripercussione che ciò avrebbe potuto avere sulla guerra che si prospettava alle porte.
Strinse i pugni, tirò un profondo respiro e andò quindi a sedersi sul letto.
"Ti ascolto..." disse solo.
"Bene!" Anemoee non se lo fece ripetere due volte andò a sedersi di fronte sul pavimento e iniziò a spiegare il suo piano.
Quando ella ebbe terminato di parlare la risposta di Faramir non si fece attendere a lungo questa volta.
"NO!" disse scuotendo energicamente la testa."Non mi piace!"
"Questo lo sapevo già ancora prima di dirtelo, ma ti prometto che egli pagherà per ciò..."
"Non è solo per quello!!" la interruppe lui, "E' troppo pericoloso... per te!"
"Pensaci, è l'unico modo per scoprire qualcosa... " insistette Anemoee.
"Ci sto pensando... e più ci penso più la cosa non mi piace!!" disse risoluto Faramir, "Non permetterò che tu faccia una pazzia del genere... non da sola almeno!"
"E chi pensi che verrebbe con me??" chiese guardandolo quasi implorante, sapeva che quello che proponeva era una cosa pericolosa, al limite del possibile, ma le sembra anche sensato tentare comunque, l'unico modo per avvicinarsi al nemico e carpirne i segreti e i movimenti.
"Io verrò con te!" disse deciso lui alzandosi dal letto, "O così, " interruppe sul nascere le proteste di Anemoee, "O non ti sosterrò!"
Anemoee sapeva bene di avere bisogno di avere il suo sostegno, sia con Aragorn, sia nella prova che l'attendeva da li a qualche minuto.
"E sia, andremo insieme! Ma non potremo portare nessun altro!"