giovedì 17 aprile 2008

8 - La fine dello scontro...

La spada nera compì un arco quasi orizzontale da destra a sinistra e con una forza incredibile andò ad impattare sulla lama di Faramir che era stata spostata per parare il colpo, il clangore fu forte. Anemoee aveva puntato con quel colpo per disarmare velocemente il suo avversario, perché sentiva di non essere al pieno delle forze, erano tre giorni che non toccava cibo, oltre al freddo e alla pioggia a cui non era abbituata ne preparata. Risultò però evidentemente che lo aveva sottovalutato, perché nonostante il braccio destro di Faramir venne spostato pesantemente di lato, la spada rimase ben salda nella sua mano, portandolo però ad abbassare la guardia. Anemoee poteva penetrare con il pugnale in quello spazio e lo avrebbe fatto se la sua intenzione era quello di ucciderlo, ma così non era, fece quindi, un passo indietro, riprendendo a studiare di nuovo il suo avversario, evidentemente più forte di quel che credeva, o di quel che aveva sperato.

Faramir dal canto suo, si sentiva il braccio destro indolenzito, il colpo era stato forte, le vibrazioni gli si erano ripercorse fino alla spalla e si era accorto anche questa volta che il cavaliere in nero aveva evitato volontariamente di affondare un colpo, che sarebbe potuto arrivato a segno.

“Chi sei? E Perché vuoi i miei vestiti?? Togliti quel cappuccio!! Voglio vederti in faccia!!!” disse Faramir fintando un attacco, mentre il suo avversario si spostava di lato per evitarlo.

“Siete monotono!!” fu la risposta, oltre ad un altro affondo della lama nera, bloccata da quella di dell’Uomo, erano vicini, spada contro spada, quasi viso contro viso, quel bloccaggio di lama era una tecnica che Anemoee usava per testare la potenza del proprio avversario, ed ora come ora, lei riusciva a malapena a tenerlo bloccato.

In quel momento le nuvole che si stavano diradando lasciarono filtrare la luce della luna , il volto di Anemoee fu tirato fuori dall’oscurità per la prima volta e finalmente Faramir ne poté vedere i lineamenti.

Inutile dire che egli rimase stupefatto quando si rese conto di trovarsi opposto ad una donna che gli stava tenendo testa; allentò senza accorgersene la concentrazione sull’aggancio delle lame ed Anemoee ne approfittò, con l’elsa del pugnale lo colpì alla tempia, quel che bastava per tramortirlo. Faramir crollò a terra, l’ultima cosa che vide prima di cadere nella semincoscenza fu quella donna, per la prima volta con il mantello aperto e alla luce, il suo ultimo pensiero che gli passo per la testa fu che ora capiva perché voleva i suoi vestiti, quella donna era mezzanuda.

Anemoee tirò un sospiro di sollievo, vedendolo crollare a terra, non credeva che un digiuno di solo tre giorni l'avesse ridotto talmente le forze, o forse era stato il freddo, aveva un dolore sordo alla testa, meglio sbrigarsi prima che l’uomo a terra rinvenisse o che i suoi amici venissero a cercarlo, perchè doveva ammetterlo quell'Uomo era davvero forte, e solo il fatto che si fosse distratto nel vederla, le aveva dato quel piccolo vantaggio che le era bastato per stenderlo.

Iniziò a svestirlo velocemente, dopo avergli tolto il mantello, tolse il giaccone e la camicia di lana, lasciandolo a torso nudo, dopo di che gli sollevò le braccia e lo legò ad un albero ricoprendolo poi con il mantello verde.

Passò quindi ai pantaloni, in quel momento lo sentì gemere, era meglio sbrigarsi, glieli sfilò, lasciando al suo posto gli indumenti intimi, si tolse il mantello a sua volta e si svestì completamente, avrebbe messo il suo abito di cuoio sopra ai vestiti dell'uomo in modo tale da stringerseli addosso perchè gli sarebbero andati sicuramente un po’ grandi visto le spalle larghe dell’uomo a cui li aveva tolti.

“Ora capisco… perché volevi i miei vestiti…” disse con voce impastata Faramir, che si era ripreso, la prima cosa che aveva visto era stata quella donna di spalle completamente nuda di fronte a lui, che stava per indossare i suoi indumenti, aveva un fisico quasi mascolino, spalle larghe e muscolose, la pelle abbronzata e una lunga treccia nera le ondeggiava sulla schiena ad ogni minimo movimento.

Anemoee per niente intimidita del fatto di trovarsi sotto lo sguardo osservatore di quell’uomo, continuò a vestirsi con calma.

“Sono straniera in terra straniera, quando partii, un po’ in fretta, non ebbi tempo di prendere gli indumenti giusti!” spiegò con calma, ora sentiva di dover delle spiegazioni, si era trovata davanti ad un’avversario in gamba, finì di vestirsi e gli si avvicinò.

“Hai un cambio sul tuo cavallo?”

“Certo… ma perché ti importa??”

“Perché mi sembri una brava persona, anche se leggo nel tuo animo una profonda tristezza…”

“Un po’ come te!!” Anemoee lo fissò sorpresa, “Anch’io a volte riesco a leggere l’animo delle persone, anche nel tuo c’è tristezza, ma anche risolutezza. Non ho mai incontrato una donna forte come te… bhe c’era… Éowyn...” la voce si strozzò per un attimo “Anche lei sapeva maneggiare la spada… ma tu… tu sei…”

“Io non sono una donna!! Io sono un’Amazzone!!” lo interruppe lei alzandosi. “Ora è meglio che sparisca prima che i tuoi compagni ti vengano a cercare. Ti allenterò le corde, così potrai liberarti, e tornare da loro.” Si piegò di nuovo e allentò i nodi come promesso. ”Addio!” si girò e andò verso Tenebra.

“Aspetta!! Non poi farmi tornare così… così dagli altri… la mia dignità ne riceverebbe un brutto colpo!!”

“Hai il mantello e gli stivali!”

“Sì… ma la c’è il mio capo!! Io non posso tornare da lui… così!!” Nel frattempo si era slegato, e si stava alzando in piedi, la sua spada era piantata nel terreno a pochi metri da lui.

“Fermo dove sei!!” Anemoee era tornata sui suoi passi e aveva sguainato velocemente Neralama; “Non fare scherzi!”

Faramir alzò le braccia, ma poi usò le mani, per richiudere il mantello, che si era aperto sulle sue nudità, evidentemente lui non aveva la stessa disinvoltura posseduta da Anemoee.

“Calma, per quanto mi riguarda abbiamo combattuto abbastanza, ma tu non mi puoi lasciare tornare così dal mio re.. reparto… e poi ho l’impressione che tu non stia proprio bene i tuoi occhi lucidi denotano uno stato febbrile!!”

“Cosa sei?? Un guaritore?? “

“No, lui non lo è! Ma io sì!” disse una voce imperiosa alla sua destra.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora, siamo su inteernet e scrivo un commento, ergo non mi vedi.

Ma immagina che io stia saltellando e battendo i piedi a terra, mentre grido "e allora? e allora? e allora? e allora?"

Spero tu riesca domani a postare!!!

Anemoee ha detto...

Oh... mamma!! Ma ti piace davvero??? Onestamente non pensavo potesse piacere ad altri oltre che me!! ^__^
Comunque vedrò di trovare il tempo domani per aggiungere un altro pezzetto!!! promesso!!!

Anonimo ha detto...

E me lo chiedi?
Certo che mi piace!!

Anonimo ha detto...

Piace anche a me se è per quello.

L'unico dubbio che ti sottopongo è ceh in alcuni punti ho trovato delel difficoltà nel capire chi parlava tra Anemoee e Faramir... Magari, ti aiuta^_-

Anemoee ha detto...

Ogni suggerimento per rendere più gradevole e scorrevole la lettura sarà più che ben accetto!! Vediamo se ne nuovo capitolo è più semplice da capire... in effetti ho dovuto aggiungere diverse parti per rendere l'idea di chi parlava!! ^____^

Anonimo ha detto...

In effetti, questa volta non ho avuto problemi di alcun genere ;)

forse un pochino affrettato come modo di unirgli, am dipende anche da cos'hai in mente per il dopo...

Anemoee ha detto...

Sì... può sembrare un po' affrettato l'incontro... ma a me piace entrare subito nel vivo dell'avventura!! ^___^ O forse era impaziente era troppo impaziente di farli incontrare... e non ho resistito a lungo!!! ^____-

Sean MacMalcom ha detto...

Quando ti dicevo io che era bella come storia non mi credevi, infamona! :P

Anemoee ha detto...

Non è vero!!! Ti credovo, ero sicura che ti piacesse!! ^__________^