domenica 13 aprile 2008

4 - Il tempo dei chiarimenti...

L’indomani, Anemoee fu svegliata da una pioggerellina fine, che le bagnò molto presto il mantello, rendendoglielo freddo e pesante, scrutò il cielo in cerca di un’apertura per vedere da che parte sorgeva il sole, ma nonostante si fosse fatto chiaramente giorno, la luce rimaneva offuscata dalle nubi, sellò Tenebra e si diresse verso quello che il suo istinto indicava come nord, seguendo una pista non molto segnata. Sembrava che quella zona non fosse molto frequentata; si chiese se anche quello fosse un tiro si Elianor, nella scelta del punto in cui doveva essere lasciata.

Proseguì per tutta la giornata su quella strada, senza mai fermarsi, né provare a cacciare qualcosa, considerando che con quella continua pioggia, sarebbe stato impossibile accendere un fuoco dove cuocere la carne, se non avesse trovato un riparo e al momento non era abbastanza affamata per mangiare della carne cruda.

La fortuna le venne incontro almeno in parte, trovò una piccola nicchia, formata da rami di rovo, talmente fitti che sotto di essi il terreno era praticamente asciutto, ma non era abbastanza grande da consentirle di stare seduta, rinunciò anche per quella giornata al cibo, ma almeno durante la giornata era riuscita a dissetarsi in parecchi ruscelli diversi.

Anemoee aveva percorso parecchie miglia anche se ora che si preoccupava di non lasciare la minima traccia possibile, non volendo certo facilitare il compito alle sue inseguitrici, doveva procedere più lentamente di quanto avrebbe voluto.

Liberò nuovamente Tenebra per la notte, e si preparò avvolgendosi nuovamente nel mantello anche se fradicio, cercando di dormire, ma nonostante la stanchezza il sonno tardò a raggiungerla e non riuscì ad impedire alla mente di vagare fino ad arrivare al giorno che aveva sconvolto la sua vita, il giorno in cui sua madre era morta.

Erano anni ormai che Anear non stava bene, ma nessuno riusciva a capirne i motivi, si sapeva solo che dopo la sua ultima visita alla Terra di Mezzo, era rientrata senza aver concepito e con l’animo ormai spento, sembrava che la vita non le interessasse più, lentamente aveva semplicemente smesso di vivere.

Quella mattina Anemoee stava pulendo la stalla di Tenebra, un compito di solito era lasciato alle novizie, ma il cavallo non accettava nessun altro oltre a lei e questo non la infastidiva, anche perché quel lavoro manuale le lasciava molto tempo per pensare; quel giorno però una delle guardie venne a chiamarla, sua madre la voleva al più presto.

“Madre… eccomi… “ Anemoee soffriva a vederla così, ma ormai aveva rinunciato a capire cosa avesse, le aveva chiesto più di una volta cosa fosse accaduto nel suo ultimo viaggio, ma lei si era sempre rifiutata di parlarne e alla fine lei aveva smesso di chiedere.

“Figlia mia… “ le sorrise faticosamente, la luce che una volta brillava nei profondi occhi grigi si era ridotta ad un lumicino smorto, “Eri alle stalle??” le chiese con finto tono di rimprovero; “Lo sai che non è un lavoro che ti compete??”

“Spiegatelo a Tenebra, madre, lo sapete che accetta solo me!!”

“Neanche a quel cavallo si addice al tuo ruolo… ma di sicuro è adatto a te!!”

“Madre lo sapete che non ho chiesto io di avere Tenebra… è stato il destino…”

“Lo so cucciolo mio.”

“Madre…”Aveva sbuffato Anemoee, ora ripensandoci le si strinse il cuore, ora avrebbe dato tutto l’oro del mondo per sentire nuovamente sua madre chiamarla così, certo non era la sua vera madre, ma l’aveva amata per davvero di questo ne era più che sicura.

Anear allora, le aveva sorriso dolcemente.

“Anemoee ti ho fatto chiamare, perché sento che la mia ora è giunta…”

“Madre non dite così!”

“Non fingiamo, sto morendo, e mi rimangono poche ore, ma non ho paura di questo cambiamento, tanto per me la vita ha perso ogni significato e tu non hai più bisogno di me, sei grande, sei forte, non hai più bisogno che io ti guardi le spalle, anche se a dire il vero non ne hai mai avuto!!”

“Madre vi prego, non parlate così.. io avrò sempre bisogno di voi…!”

“Ma io sarò sempre con te, qui dentro,” le disse ponendogli una mano sul cuore,” anche se credo che in avvenire, per un po’ mi odierai!!”

“Odiarvi?? Ma che dite?? Forse è meglio che chiami la guaritrice!”

“NO! Non serve più… ma quello che ti dirò, non ti piacerà, ma anni fa ho fatto una promessa, che ho già tardato troppo a mantenere!”

“Promessa?? Non capisco?”

“Lo so… non potresti… tu lo sai che non sei nata qui…”

“Sì… voi vi attardaste troppo e il tempo scadde quando ancora eravate al di là del mare, e per non mettervi in viaggio con una figlia troppo piccola aspettaste ancora qualche mese, avevo un anno quando tornaste a casa!”

“Sì… questo è quello che raccontai tornando, ma non era la verità!”

Anemoee rimase in silenzio scrutandola, seppe per istinto che quello che sua madre stava per dirle le avrebbe cambiato per sempre la vita.

“Nella Terra di Mezzo andai per incontrare un Elfo, e così fu, Elrond Mezzelfo è il suo nome, ed imparai ad amarlo!”

“Amarlo?? Amore?? Per un maschio??” la guardò con fare quasi schifato, e sua madre scoppiò a ridere di pura gioia!!

“Si cucciolo mio… amavo un maschio!!”

“Bhe… immagino che parliate di mio padre!”

“No!”

“No??”

“No… Elrond non è tuo padre, e io non sono tua madre!”

“Cosa state dicendo??”

“Quando ero a Gran Burrone, ospite nella casa di Elrond, incontrai una donna e un uomo, aspettavano un figlio, ed erano sotto al protezione di Elrond, quando fu il momento, nacquero due gemelli, un maschio ed una femmina, Elrond, che ha il potere della preveggenza, decise di separarli, perché per il momento le loro strade dovevano percorrere due cammini diversi, ma aggiunse che un giorno si sarebbero incrociate nuovamente.”

Anemoee ascoltava in silenzio, incredula alle parole della madre.

“Elrond disse inoltre che il maschio avrebbe avuto un ruolo importante, da lì a non molti anni, ma la femmina, lo avrebbe avuto più avanti, doveva quindi essere protetta in un luogo lontano dagli eventi che si sarebbero susseguiti in quella terra. Così mi chiese di portarla nella terra delle Amazzoni e allevarla come mia figlia, io non avrei voluto lasciarlo, lo amavo, anche se lui non lo sapeva, ma alla fine per amor suo, aspettai che tu fossi in grado di viaggiare e tornai nella mia terra, dove ti allevai come se fossi stata mia figlia.”

Anemoee scosse la testa come incapace di comprendere le parole della madre… no! Lei non era sua madre… cioè… lo era e non lo era..

“Quando tornai nella Terra di Mezzo per l’ultima volta, tornai a Gran Burrone, dissi ad Elrond come eri cresciuta, che avevi fatto buon uso della spada che lui ti aveva donato, e che ora avevi l’incarico più importante che una guerriera amazzone potesse aspirare. Lui ne fu felice, e gli domandai se ora potevo rimare lì, ma mi disse che dovevo tornare da te, che il mio compito ancora non era finito, perché da lì a poco di preparava una grande guerra e tu dovevi rimanerne lontana, cosa che non sarebbe successa se io non fossi tornata a fermati, ed in effetti così è stato. Mi disse: Così ancora una volta lo lasciai per tornare da te…”

“Madre… davvero volete dire che non sono vostra figlia?? Io… non posso crederci…”

“Credici, è così, tua madre si chiama Gilraen e viveva a Gran Burrone, almeno l’ultima volta che ci sono stata e Aragorn, tuo fratello vi passa di sovente, ora tu devi partire, e non avrai scelta in questo; perché in questo momento la Regina starà leggendo una mia lettera in cui confesso, ciò che molti hanno sospettato ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di rinfacciarti, perché ti amano, e sono le più o perché ti temono. Devi partire e cercare tuo fratello, questo è il destino che è stato scritto per te!”

“Tutto questo… tu hai accettato tutto questo per un maschio… “

“Sì… Un giorno andando a vivere nella Terra di Mezzo, capirai le mie motivazioni!”

Anemoee fece un passo indietro… tutto ciò era assurdo!!!!

“NO!! Non credo proprio!!”

Anear sorrise teneramente.

“Da questo punto di vista sei ancora ingenua, la tua posizione di Comandante della Casa di Anur ti tenuto lontano dal dovere del concepimento, altrimenti lo sapresti, tu sei della razza degli Uomini e loro seguono molto i loro sentimenti. Quando sono tornata sapevo che non avrei più rivisto Elrond e questo è stato un grosso dolore, unito alle stanchezza degli anni e delle guerre che mi porto addosso, mi ha consumato…

“So che questa rivelazione porterà grossi cambiamento nella tua vita, ma spero che tutto questo potrà aprirti molte possibilità che qui non potresti avere, come dicevo prima ormai sei grande e forte, riuscirai a passare quello che tutto ciò ti farà cadere sulle spalle… addio figlia mia, ricorda che se fossi stata veramente figlia mia non avrei potuto amarti di più… “ la sua voce si spense , la sua vita con essa.

Il ricordo era chiaro nella mente di Anemoee che fissava il suo tetto di rovi e per la prima volta da quel giorno, per la prima volta da quando era poco più che una bambina, le lacrime solcarono le sue guance…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bello, bello, bello!

Quando non ho visto post per due giorni, abituato bene dai primi tre consecutivi, mi era presa paura.. :P

Anemoee ha detto...

Domando scusa... ma venerdì al lavoro non ho avuto proprio tempo, e sabato e domenica da casa difficilmente mi collego!! Comunque grazie mille per il complimento!! ^__^

Anonimo ha detto...

Ma figurati, mica era una critica la mia :)

Solo che mi avevi viziato con 3 episodi in tre giorni, ed ero andato in astinenza :lol: