giovedì 12 giugno 2008

47 - Passeggiando nel buio.

Anemoee aprì lentamente la porta della sua stanza, il Guardiano sonnecchiava su una sedia, poco lontano, nel massimo silenzio, scivolò lungo il corridoio, senza che egli si destasse dal suo sonno, non sapeva esattamente dove si trovava la Casa di Guarigione rispetto alla sua stanza e a quella di Faramir, ma ricordava l'esterno e in qualche modo era sicura di riuscire a trovare la strada, infatti così fu, rimanendo nascosta nell'ombra, evitando gli incontri come poteva, delle varie sentinelle, arrivò al corridoio che portava alle loro stanze, arrivata davanti alla porta di Faramir busso lievemente.
Attese qualche momento e non udendo risposta rumuri, bussò leggermente più forte, ma ancora una volta non ebbe risposta, evidentemente Faramir non era in camera, chissà dove si era cacciato a quell'ora di notte.
Leggermente delusa, non attese oltre, aveva un'altra visita da compiere, forse ancora più importante per lei, di quella che avrebbe voluto fare a Faramir, l'amico fidato che anni le era stato al fianco, avrebbe sicuramente apprezzato quella visitina notturna!!
In quel momento dalla parte opposta del corridoio sopraggiunse Faramir, che si bloccò all'istante vendendo quella strana figura ammantata da quello che sembrava uno straccio, poco distante dalla sua camera, chi poteva essere ad aggirarsi per i corridoi a quell´ora tarda, per di più quanto pareva scalza.
A Faramir occorse solo un attimo per decidere di seguire quello che a prima vista poteva sembrare uno spettro, ma qualcosa gli diceva che quello non era uno spettro, ma qualcuno che in quel momento non si sarebbe dovuta affatto trovare li.
Dopo pochi minuti di inseguimento vedendo la direzione presa dalla sua preda si convinse di quello che aveva intuito fin dall´inizio, quella gita notturna lo stava portando direttamente alle stalle e quando un nitrito possente solcò l´aria fredda della notte, ebbe la conferma di quanto già sapeva, quella strana figura ammantata di stracci altro non era che la principessa di Gondor.
Entrato nella stalla la vide che accarezzava dolcemente la fronte del suo possente cavallo, la lasciò fare per qualche minuto, poi decise di intervenire non era il caso che rimanesse a lungo al freddo della notte scalza e mezza vestita.
"Non credo che il Re sarebbe felice di sapere che hai disubbidito ad un suo ordine ben preciso!" disse con tono unpo' burbero.
Anemoee, che non lo aveva sentito entrare nella stalla, trasalì e si voltò di scatto.
"Faramir?" domandò sorpresa di vederlo lì. "Io sono uscita per cercare te..."
"Si ti ho visto bussare alla mia camera!"
"Oh.. e allora perché non hai.."
"Non ero sicuro di chi tu fossi, e quando l´ho capito e intuito dove stessi andando ho deciso che visto che ormai avevi disubbidito al tuo re, tanto valeva che portassi a termine la tua visita!"
"Grazie" disse semplicemente.
"Di nulla, ma ora è meglio rientrare, sei a piedi scalzi, ti sei appena ripresa da ferite non propriamente leggere."
"Sì... è ora di rientrare, " Anemoee si voltò verso Tenebra, "Ciao piccolo, ci vediamo presto!"
"Ti accompagno... se ti va?" chiese Faramir.
"Sì mi farebbe piacere, anche perché se domani mi farò punire dal mio re, voglio che almeno ci sia stata una motivazione più che valida." aggiunse sorridendo Anemoee.
"Pensi di dirlo ad Aragarn?" lui la guardò un po´ sorpreso, ma poi neanche tanto, aveva imparato a conoscere quella donna ormai e sapeva che l´onesta e la lealtà per lei non erano cose da prendere alla leggera.
"Certo, ho dissubidito ha un suo ordine diretto, come potrei non dirgli che l´ho fatto quando ho giurato di essergli leale in ogni situazione?" guardò Faramir, un po´ tra il sorpreso e l´offeso, non avrà pensato che non avrei detto niente ad Aragorn, si domandava Anemoee.
"Non mi aspettavo niente di meno da te!" le sorrise, poi guardò i suoi piedi nudi sulla terreno freddo, "Forse sarebbe il caso che io..."
"Non ci pensare nemmeno!!" disse Anemoee, guardandolo con sopracciglio alzato, aveva intuito immediatamente le sue intenzioni, "Sono arrivata qui sui miei piedi scalzi e posso benissimo tornarmene indietro sempre su di essi!"
"Come desidera, Mia Signora!" gli rispose lui con un lieve inchino, quindi si incamminarono verso la Casa di Guarigione.
Camminarono per un po´ in silenzio, alla fine egli non potè più fare a meno di chiederle perché fosse andata a cercarlo, Anemoee dal canto suo ci mise un po´ a rispondere tanto da far pensare a Faramir che non avrebbe risposto affatto, ma alla fine lo fece.
"Qualcuno mi ha spiegato perché non saresti venuto a trovarmi nella Casa di Guarigione e che sicuramente la cosa non ti avrebbe reso felice, come sarebbe dispiaciuto a me non vederti." Parlava guardando davanti a se. "Così visto che mi sentivo bene e piuttosto annoiata, a essere sinceri, ho pensato che fosse giusto farti sapere che stavo bene."
Faramir valutò qualche tempo quella risposta, seriamente, anche se dentro di se un piccolo sorriso accese il suo cuore, poi disse semplicemente:
"Grazie!"
Il silenzio cadde nuovamente tra di loro, continuarono sul loro percorso, fino a quando Faramir parlò nuovamente.
"Anemoee, hai detto che se tu salissi sulla torre dove Éowyn..." non terminò la frase, sicuro che lei avesse già compreso.
"Sì, è possibile che io riesca a capire cosa è successo. A volte lo spirito delle persone morte violentemente, rimangono nei pressi del punto in cui ciò è successo, in cerca di una spiegazione, o delle persone che hanno lasciato in questa vita."
"Questa è una cosa che aveva già sentito, ma non ho mai conosciuto qualcuno in grado di poter interagire con questi spiriti." Rispose lui.
"Perché non hai mai conosciuto un´Amazzone prima!" ribatté Anemoee con un mezzo sorriso, "Alcune Amazzoni hanno la capacità di sentire questi spiriti e a volte riescono a tramandare queste capacità ad altre Amazzoni che ritengono essere in grado di poter gestire questo capacità, che come puoi immaginare a volte può essere rischiosa se non si ha uno spirito forte e ben preparato, soprattuto per le Amazzoni che sono guerriere, spesso si trovano su campi di battaglie dove le persone vengono uccise brutalmente. E' una capacità che si deve imparare con cautela, la prima cosa da imparare è sapere come fare a gestirla, riuscire a spegnerla e accenderla come una candela."
"Quindi tu sei una di queste..."
"Più o meno..." disse ancora una volta con quel mezzo sorriso.
Stavolta fu lui a guardarla con un sopracciglio alzato.

1 commento:

Sean MacMalcom ha detto...

Direttamente da Medium: ms Allison "Anemoee" Dubois! :D