domenica 8 giugno 2008

43 - Risveglio.

Quando Anemoee si svegliò si ritrovò sola in una stanza sconosciuta, impiegò qualche minuto a ricapitolare gli eventi che l'avevano portata lì e a chi ve l'aveva accompagnata.
Cercò di alzarsi dal letto, ma la testa le girò e dovette rimettersi giù, sentiva la pelle tirare nelle varie ferite, si sentiva come se fosse finita sotto gli zoccoli di una mandria di cavalli, mentre si stendeva nuovamente nel letto un lieve lamento le uscì dalle labbra, tanto bastò a far accorrere una donna nella sua camera.
Era anziana e arrivò con un largo sorriso.
"Mia Signora!! Siete sveglia!!" disse felice, poi chiamo una giovane ragazza e le disse di andare a chiamare Re Elessar immediatamente, ella corse via come il vento.
"Mia Signora come vi sentite?"
"Indolenzita... " disse Anemoee, con voce bassa e un po' roca, aveva una gran sete, ma soprattutto una gran fame!! "E affamata!!" aggiunse.
"Ci credo!! Avete dormito per tre giorni consecutivi, dove siamo riuscito solo a darvi da bere!! Ma è un attimo segno che abbiate fame,il nostro Re ha dimostrato ancora una volta che ha mani da Guaritore!" disse con tono orgoglioso, "E' venuto spesso a controllarvi, anche se molti impegni non gli permettevano di rimanere quanto avrebbe voluto, anche Mastro Gimli e Messer Legolas sono passati, e Dama Arwen, ah sì anche una strana donna, un'Amazzone dicono!! e anche un certo Berengord della Guardia Bianco di Sire Faramir."
Anemoee sorrise alle chiacchiera della donna, anche se il suo cuore aveva avuto una strana reazione a lei del tutto sconosciuta, quando non aveva sentito il nome di Faramir tra quelli che erano venuti a trovarla.
Cercò di analizzare il sentimento che provava, tristezza, delusione, non sapeva dire con esattezza cosa provasse, anche perchè non ne ebbe il tempo, in quel momento entrò Sire Elessar, la guaritrice si allontanò lasciandoli soli.
"Anemoee finalmente!" disse sedendosi sul bordo del letto.
"Mio Signore!" disse Anemoee cercando di alzarsi per porgere omaggio al suo Re.
"Stai giù, sei ancora debole e non devi chiamarmi così, sei mia sorella..."
"Certo, lo so, ma voi siete comunque il mio Re!!" disse con fare orgoglioso.
Aragorn sorrise dolcemente.
"Certo, ma voglio che mi parli, almeno quando siamo soli o con i nostri amici più cari, come faresti ad un semplice fratello, te ne prego!"
"Voi non dovete... ehm cioè tu non devi pregarmi per fare questo, è un onore per me e ancora non credo di averti ringraziato abbastanza per come mi hai accolta. "
Aragorn le tolse una ciocca di capelli neri dal viso.
"E non lo devi nemmeno fare!! E' stata una gioia per me sapere delle tua esistenza, neanche immagini quanto! Ma ora sorella mia, devi riposare ancora, altri quattro giorni dovrai stare qui, in modo da riprenderti e poter tornare al più presto la mio servizio."
"Ma Aragorn, mi sento molto meglio, altri quattro giorni sono troppi!!" protestò Anemoee.
"Appena sufficienti vorrai dire!! Riposa! Ripasserò più tardi!" la baciò sulla fronte prima di allontanarsi.
"Quattro giorni?? chiusa qua dentro??" borbotto tra .
Passarono dieci minuti di noia assoluta, poi guardandosi attorno, vide una porta finestra che sembrava dare su di un terrazzo, buttò fuori i piedi dal letto e si alzò, questa volta la testa non le girò e le gambe la reggettero, indossava una leggera camiciola, ed era a piedi scalzi, ma la fredda pietra non le dava fastidio, aperta la finestra un leggero vento freddo entrò nella stanza, fuori c'era il sole, ma l'aria era gelida.
Uscì comunque nel piccolo giardino, che dava sulle mura, alcuni gradini conducevano proprio su di esse, vi salì e guardò lontano.
Ciò che vide la lasciò senza fiato, era la prima volta che poteva realmente guardare parte di Gondor e da lassù si poteva osserva una buona fetta di paesaggio splendido!!
Poteva vedere tutta Oghstiliat, dove si lavorava velocemente per riportarla al suo splendore originale, poteva vedere tutto il Pelennor dove era infuriata qualche anno prima la battaglia contro le schiere di Mordor, chiuse gli occhi pensando a tutti quei cavalieri di Rohan, gli Uomini di Gondor che avevano perso la vita per combattere contro l'Oscuro Signore, Beregonrd le aveva raccontato tutto quel che era accaduto, o almeno quanto ne sapeva lui, ma le aveva detto di chiedere a Sire Elessar di darle una copia del Libro Rosso, scritto dallo Hobbit Frodo Banggis, che era stato il Portatore dell'Anello, in cui aveva raccolto ogni cosa successa in quel tempo.
Anemoee decise che lo avrebbe chiesto ad Aragorn, almeno avrebbe passato meglio il tempo.
Intanto Re Elessar era andato da Faramir che si trovava lungo le mure più in basso a controllare i lavori di ricostruzione della Città, per informarlo dello stato di Anemoee, lo trovò che guardava in alto, verso le mure più alte della Cittadella, seguì il suo sguardo e vide ciò che stava guardando, una figura pallida si stagliava contro il cielo terso, sembrava guardare molto lontano.
"Non credo che ci sia più bisogno di dirti che sta meglio, anche se le avevo appena raccomandato di stare a letto!!" disse il Re.
Faramir sorrise, ma non disse nulla continuando a fissare la figura quasi spettrale, in realtà era molto più turbato qui quanto lasciasse vedere, quell'immagine lassù sulle mure, le aveva fatto venire in mente
Éowyn, quando anche lei doveva essersi fermata un attimo a guardare lontano prima di gettarsi dalla torre di Amen..
"Mio Signore, " disse infine, "Anemoee ha detto che se vedesse il luogo... la torre da cui Éowyn... saprebbe dire cosa è successo,posso chiedervi di lasciarla venire con me quando starà meglio e se ancora avrà voglia di farlo??" chiese speranzoso.
"Certo, anche perchè se ciò che teme fosse reale, dovremmo prepararci molto presto, alla guerra; nuovamente!!!" il Re sospirò come se fosse esausto. "Speravo di avere una pace più duratura, ma se ci pensiamo in effetti tutte le truppe di Mordor che sono state solo disperse, dovevano trovare qualcuno che le radunasse nuovamente, per fortuna sono solo una piccola parte rispetto all'esercito che era sotto l'Oscuro Signore, ma ci daranno molti fastidi comunque!"
"Sì! " aggiunse deciso il Re. "Tu e Anemoee con una buona scorta andrete su quella torre, per scoprire cosa accadde veramente e se ciò che Anemoee crede risulterà reale, dovremmo anche preoccuparci di altre cose, servitori di questo nuovo Nemico sono già in casa nostra!"
"Se quel servitore dovesse essere ancora qui, non vi rimarrà per molto!" disse Faramir gelido, ora che gli era stato messo il dubbio nel cuore, la tristezza e il rimpianto iniziavano a lasciare il posto alla rabbia e al desiderio di vendetta.
In quel momento videro Anemoee girarsi verso l'interno del giardino come se fosse entrato qualcuno, e dopo poco apparvero infatti sulle mura Gimli e Legolas, li videro discorrere insieme, ovviamente senza poterne udire i discorsi, ma dai gesti intuirono che stavano parlando del territorio circostante, di Gondor!
Il volto di Faramir si rabbuiò ulteriormente, sarebbe dovuto essere lui a parlarle di quel Regno che conosceva così bene e tanto amava, ma era solo colpa sua se non riusciva ad entrare nelle Case di Guarigione.
"Perdonatemi Mio Sire, ma credo che laggiù ci sia bisogno di me!" si allontanò da Aragorn prima che egli potesse dire qualcosa, o vedere qualcosa nella sua espressione e nel suo cuore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Povero Faramir, fa tristezza :(


E comunque Anemoee è rimasta molto a letto :lol:

Sean MacMalcom ha detto...

Finisce una storia riprende una grande storia! :D
Sempre più curioso di leggere il seguito!!!