giovedì 29 maggio 2008

40 - Inizia la Caccia!

Con un ultimo attimo di esitazione le due Amazzoni attaccarono Anemoee, due urla, due voci che si fondevano in quello che sapevano essere l’ultimo atto della loro vita, si avventarono insieme contro Anemoee le spade spianate, ovviamente il loro urlo avvantaggiò Anemoee che si preparò a parare l’attacco, si piantò bene sui piedi, protendendo in avanti sia la spada che il coltello, al momento giusto con un movimento fluido e rapidissimo, fermò le lame avversarie facendole correre sulle sue, muovendosi poi fra le due le oltrepassò, nel farlo rivoltò all’indietro sia coltello che spada, colpendo contemporaneamente le due ragazze alla schiena, i colpi erano lievi, ma il primo sangue era ad appannaggio di Anemoee, ciò fu sottolineata da un urlo di esultanza della folla.
Non ci fu tempo per pensare, Eliasor precedette per un attimo la sorella, tornò a piombare su Anemoee, stavolta in silenzio, ma non servì per nascondersi all'altra, che sapeva esattamente dove si trovava, anni di addestramento nelle condizioni più disparate si fecero sentire, la evitò con uno spostamento laterale ed ingaggiò la lama contro Elianer, che veniva subito dietro la sorella.
"Alle spalle Eliasor, colpiscila alle spalle!" Elianor gridò verso la sorella minore, ma ella esitò, rimase un po' distante mentre Elianer e Anemoee davano vita ad una specie di balletto, fatto di parate e affondi, potenti e rapidi.
Aneritan non aveva sentito ciò che si erano dette le donne, nell'arena, ma dai movimenti del combattimento, capiva che Anemoee non era al meglio, era lenta e imprecisa nei colpi, rispetto al suo solito, ma nonostante ciò era comunque più veloce rispetto a Elianer, da ciò dedusse che la freccia che l'aveva colpita era avvelenata.
"Sire Elessar conoscete le proprietà della rochina?"chiese l'Amazzone più anziana.
"Rochina... sì, bollita è altamente tossica." rispose Aragorn.
"Conoscete anche il modo per annullarne gli effetti??"continuò Aneritan.
"Sì certamente, ma perchè me lo domandate?" Ora Aragorn iniziava a preoccuparsi seriamente.
"Allora alla fine di questo combattimento preparatevi a curare Anemoee contro questo veleno..." affermo Aneritan.
"E' stava avvelenata??" domandò Faramir, in effetti lui non era molto sorpreso.
"Direi di sì... non vi rendente conto di quanto è lenta e imprecisa??" domando allora la donna.
Nessuno rispose a quella domanda.
Intanto Anemoee, risentiva sempre maggiormente degli effetti della rochina, nonostante avesse escluso il senso visivo, ora stava intaccando anche gli altri, le orecchie le fischiavano, ciò fu per lei il segnale che doveva concludere velocemente.
Con un colpo temerario e fortunato, riuscì a disarmare ed affondare contemporaneamente il pugnale nel ventre di Elianer, che lentamente dopo un grido soffocato, si accasciò a terra.
Anemoee ne segui la caduta, quasi adagiandola a terra dolcemente, aprì gli occhi cercando di metterla a fuoco, ma era solo una macchia di colore indefinito, sentì la presenza di Eliasor vicina, ma non pericolosa.
"Elianer...." la sentì chiamare con voce rotta.
"Va bene... va bene così..." le risposte la sorella piano, "Mio Comandante... invoco il vostro perdono... e vi ringrazio..." la voce era sempre più debole e stentata, "Vi ringrazio... per l'onore concessomi... di morire per mano vostra..."
"Elianer... hai il mio perdono! Sei una guerriera coraggiosa e impavida, onesta, hai cancellato l'influenza negativa di tua sorella maggiore e ciò ti rende solo onore... va in pace, al fianco delle Grandi!" disse Anemoee con voce triste e al tempo stesso solenne.
"Grazie..." e la vita in lei si spense come una fiammella consumata dal vento.
Anemoee rimase ferma, dove si trovava, le parole di Elianer le erano giunte chiare, ma ora sentiva un brusio continuo, come se la folla stesse gridando, sentì nella nebbia in cui stava precipitando velocemente, il nitrito di Tenebra, un pericolo, ma non aveva idea della parte da cui venisse, fino a quando un urlo più vicino le chiarì il tutto.
"NOOOO!!" era Eliasor, " Non ti permetterò di uccidere il mio Comandante!" un clangore di metallo contro metallo, fece capire ad Anemoee, che aveva iniziato ad alzarsi lentamente, ella che aveva intercettato un colpo diretto alla sua schiena, ovviamente da parte di Elianor.
"Sei impazzita?? Quella bastarda ha ucciso tua sorella!!" gridò l'infida Amazzone.
"NO! Tu hai ucciso Elianer!! TU!! Anemoee le ha ridato l'onore che tu ci hai fatto perdere e io non ti permetterò di attaccarla mentre è sotto gli effetti del veleno che tu subdolamente le ai messo in corpo! Se vuoi un combattimento dovrai attendere che tali effetti spariscano!!" Eliasor gridava le sue parole con rabbia e usando di nuovo la Lingua Corrente, voleva che tutti sapessero cosa avevano fatto.
"Fatti da parte Eliasor... non ho tempo da perdere con te!" ringhiò Elianor.
"NO!" Eliasor si piazzò tra lei e Anemoee, che ora in piedi, cercava di seguire i discorsi tra le due amazzoni e allo stesso tempo di reggersi in piedi in un mondo che pareva aver perso del tutto ogni tipo di fermo.
La vista sembrava schiarirsi, ma non si placava il moto ondoso delle cose attorno a lei, del fischio continuo che sentiva direttamente dentro la testa, vedeva le due sorelle fronteggiarsi, vide Elianor avvicinarsi all'altra, posarle una mano su una spalla.
"Eliasor, sei sconvolta, so bene quanto fossi legata a Elianer, fammi vendicare nostra sorella... dopo ti sentirai meglio!" la sua voce, sembrava dolce come miele, ma un buon ascoltatore poteva sentire la punta di acidità contenuta in essa che guastava tutto il resto.
"No! Non te lo permetterò, ci hai messo sulla strada sbagliata, ora lo capisco!" disse decisa, Eliasor, lo sguardo carico di sofferenza per la perdita della sorella, che si avvicinava molto a un dolore fisico vero e proprio, ma deciso a non lasciarsi convince.
La folla ascoltava rapita quello scambio di battute, cercando di capire, come una delle avversarie della loro beniamina fosse diventata sua protettrice, mentre dove c'era il Re si vedevano teste molto vicine che parlottavano.
"Non si può interrompere il combattimento, Anemoee non è in grado di continuare!" stava dicendo Faramir, preoccupato oltremodo per la ragazza.
"No... anche se c'è stato un intervento sleale da parte di Elianor devono essere le contendenti ad interromperlo, di loro volontà, ed Elianor non sarà mai d'accordo!" spiego Aneritan.
"Non c'è speranza per mia sorella allora!" disse greve Aragorn.
"Non disperate Sire, l'effetto della rochina, potrebbe iniziare ad affievolirsi... sono passate ben più di dodici ora ormai..." Aneritan rispose, ancora una volta, ma senza mai distogliere lo sguardo dal campo di battaglia.
"Non credete che Eliasor riesca a far ritirare la sorella?" chiese speranzoso Faramir.
"No... non lo credo..." rispose mesta Aneritan.
Ci fu uno scambio di sguardi d'intesa tra Aragorn e Faramir, e quest'ultimo allentò la presa che aveva sulla briglia di Tenebra.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Eliasor! L'diozia non era congenita nella famiglia, allora!

Sean MacMalcom ha detto...

Urca... la situazione si fa pesante! O.o