mercoledì 28 maggio 2008

39 - Ultime parole...

Aragorn tornò a sedersi sulla sedia rialzata che era stata predisposta per lui, mentre Faramir, Legolas e Gimli commentavano l’accaduto.
“Parola mia se non sapessi già che sono fratelli lo avrei capito ora…” stava dicendo Gimli.
“E’ vero, sono molto simili, soprattutto ora, con Anemoee pronta a combattere per la propria vita ha la stessa espressione decisa e severe di Aragorn.” Aggiunse Legolas, “Sembra forte ed invincibile solo a guardarla. Se la dovessi combattere, confesso che mi farebbe paura!!”
“Non solo a te… “ intervenne Aneritan “Io la conosco fin da quando era una bimba, ti dico che non l’avevo mai vista così decisa, così… spietata… sì perché credo che per le tre sorelle non ci sarà pietà, hanno osato mettersi sulla sua strada,che finalmente a trovato e non permetterà a nessuno di infastidirla, sarà fedele fino alla morte a Sire Aragorn, ricordate le mie parole!”
“La sua vera natura sta venendo alla luce, nelle sue vene scorre il sangue di Elendil!” disse Aragorn che aveva seguito i discorsi dei suo amici.
“Ti garantisco che l’aveva dimostrato anche molto tempo fa, quando voi foste separati, io ero presente!” Arwen parlò per la prima volta da quando si era seduta al fianco del marito, Aragorn si girò lentamente verso di lei.
“Tu sapevi…” non era una domanda, ma una semplice constatazione, nella sua voce non c’era risentimento, perché ormai aveva compreso le motivazioni di Elrond e di conseguenza, comprendeva il silenzio della sua sposa.
Arwen non aggiunse nulla, limitandosi a guardare verso le contendenti.
Anche Aragorn tornò ad osservare la sorella, solo in quel momento si accorse della fasciatura che aveva sulla coscia destra.
"E quella cos'è?" chiese rivolto ad Aneritan, che alzò le spalle in segno di ignoranza.
"Una lieve ferita..." intervenne Faramir.
Tutti si girarono per un attimo verso di lui, questi fece un breve resoconto di quanto avvenuto il giorno prima, tralasciando alcuni particolare ovviamente.
"Perchè non ne sono stato informato?" chiese con tono teso Aragorn.
"Ho fatto ciò che Anemoee mi ha chiesto Mio Signore!" rispose contrito Faramir, consapevole del tono di rimprovero presente nella voce di Aragorn.
"Elianor!!! Dovevo sapere che avrebbe fatto qualcosa del genere, la ferita sarà sicuramente lieve, ma mi chiedo se la freccia non fosse imbevuta di un qualche veleno, sarebbe nel suo stile!" il silenzio teso degli altri rispose alla affermazione di Aneritan, mentre tutti riportavano la loro attenzione alle quattro donne.
Anemoee dal canto suo non prestava la minima attenzione a ciò che le accadeva attorno, era concentrata solamente sulle sue avversarie e su stessa, si imponeva di mantenere il controllo, ma la vista andava annebbiandosi sempre più, doveva essere un effetto secondario del veleno, che lei non conosceva.
Ora le tre Amazzoni erano per lo più una macchia indistinta davanti ai suoi occhi, quindi decise volontariamente di escludere quell'organo di senso che le mandava informazioni alterate, chiuse gli occhi e il mondo smise di girare vorticosamente come prima, un sorriso le apparve sulle labbra.
Probabilmente Elianor aveva proprio sperato di metterla fuori uso, ingarbugliandole la vista e quindi tutto il resto, ma si era sbagliata, per Anemoee vedere il suo avversario in un campo così aperto non era essenziale, perchè lo poteva sentire e non solo con le orecchie.
Come Anemoee aveva immaginato, le prima ad affrontarla furono Eliasor e Elianer che in quel momento le stavano di fronte, la scrutavano, preoccupate, conoscevano bene quella donna, l’avevano vista combattere molto spesso e sapevano che era forte, molto forte, ma si erano fatte coraggio pensando che loro sarebbero state in tre contro uno, ma ora, guardandola in faccia, vedendone l’espressione, decisa e priva della minima traccia di paura, nonostante sapessero come in quel momento doveva sentirsi grazie al veleno che Elianor era riuscita metterle in corpo, non erano più tanto sicure di riuscire a soppraffarla.
Affrontarla con il suo nero sguardo che ti scrutava era spaventoso, ma i suoi occhi chiusi, su un viso tranquillo e rilassato come quello mostrata da Anemoee sfiorava l'assurdo.
Le due gemelle si guardarono e incominciarono a pensare che forse loro tre non sarebbero bastate a sconfiggere l’ex Comandante della Casa di Anur.
Intuendo la titubanza delle sorelle più giovani Anemoee decise di stuzzicarle un po'.
"Che c'è ragazze? Avete paura che il vostro regalino non abbia fatto effetto? Bhe se vi consola sappiate che sta funzionando eccome!!" un sorriso bieco le illuminò il viso, "Di sicuro questo vi metterà in pace l'animo,vero Eliasor, Elianer tu che ne pensi?? Un tempo non mi sembravate persone da arrivare a questi sistemi, vi ho guidate più di una volta in battaglia e vi siete sempre comportate con onore! Evidentemente l'influenza di vostra sorella alla fine si è fatta sentire troppo!" il tono era quasi dispiaciuto.
"Pensi che ci possano toccare le tue parole?? Bastarda?!" gridò Elianor, un po' più indietro rispetto alle sorelle.
"Toccare te?? No di certo! Ma loro una volta erano oneste e coraggiose!" gli rispose dura Anemoee.
"Una volta... ora sono solo ragionevoli!!" ghignò Elianor.
La tattica Elianor intendeva utilizzare per batterla era chiara, oltre ad averla avvelenata il giorno prima, avrebbe mandato avanti le sue sorelle, lei sarebbe intervenuta per colpire Anemoee alle spalle, certo, non era molto leale, ma a lei non importava un accidente della lealtà, se avesse ucciso quella donna a parte ricavarne una enorme soddisfazione personale, avrebbe attenuto il posto che con la sua partenza aveva reso vagante, sarebbe diventata lei il Comandante della Casa di Anur.
Si avvicinò alla sorelle, su cui sapeva di avere una grossa influenza.
“Che aspettate? Attaccatela! Non comportatevi da codarde! Ha in circolo il veleno della rochina, è ormai debole come un gattino e quasi sicuramente cieca!” parlava piano in modo che potessero sentire solo loro. “Sfiancatela, feritela, ma ricordatevi che ad ucciderla dovrò essere io!!”
Le due gemelle si guardarono un attimo in faccia, avevano sempre avuto un legame speciale tra di loro, mentre alla sorella maggiore erano legate più che altro per dovere, e per paura, in quel momento entrambe capirono che sarebbero morte lì; quel giorno, perché Elianor sarebbe intervenuta, solo, se non avesse trovato un momento migliore, quando Anemoee le avrebbe uccise.
Loro però erano vere Amazzoni con il senso dell’onere tipico di quel popolo, non come Elianor che non guardava in faccia a nulla pur di raggiungere i suoi scopi, erano state contrarie fin dall'inizio all'uso del veleno, ma Elianor aveva fatto di testa sua come sempre.
Inoltre avevano promesso alla loro Regina di uccidere Anemoee o essere uccise, e questo sarebbe successo, perché una sconfitta senza la loro morte sarebbe stato un disonore troppo grande per essere ammissibile, mentre morire per mano di quella donna era un grande onore.
Insieme, una vicino all’altra, come avevano sempre vissuto, affrontarono Anemoee, all’unisono come se lo avessero preparato, chinarono il capo, appoggiando la punta della loro spada a terra poco lontana dai piedi di Anemoee.
“Sarà un onore morire, oggi, per mano vostra! Mio Comandante!” disse a voce alta, nella Lingua Corrente, perchè tutti sentissero.
Anemoee annuì, quasi dispiaciuta per quello che avrebbe dovuto fare, ma anche in lei il senso del dovere e dell’onore era molto spiccato, era pronta ad arrivare fino in fondo, anche se non era poi tanto sicura che sarebbe stata lei a rimanere viva alla fine, da Elianor ci si poteva aspettare di tutti, la ferita che aveva alla gamba ne era la prova!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Povere sciocche :(

Sean MacMalcom ha detto...

Finalmente lo scontro ha inizio!!!! :D
Forza Anemoee!!!