martedì 27 maggio 2008

38 - Le combattenti si presentano.

Ora Anemooe doveva cacciare ogni cosa dalla sua testa e pensare solo alle sue avversarie e a cercare di combattere gli effetti della rochina, doveva riuscirci...
Andarono in silenzio, prima alla stalla, a recuperare Tenebra, poi si avviarono verso la Piazza dell’Albero Bianco, che per l’occasione era stata aperta a chiunque volesse assistere,ma erano così tanti gli abitanti di Gondor venuti a vedere quel che stava succedendo che molti erano rimasti lungo le strade.
Il brusio della folla si spense al passaggio dei due, la calca come per magia si fendette lasciandoli passare, Anemoee fece così il suo ingresso nella piazza dove ormai mancava solo lei, aveva calcolato i tempi alla perfezione.
Aragorn era seduto sul suo trono che era stato portato lì apposta, al suo fianco vi era Dama Arwen, Anemoee si diresse senza esitazioni verso di loro; quando di fronte ai due reali, si inginocchiò cerimoniosamente, e rimase in attesa della parola del Re.
Ed il Re parlò.
“Popolo di Gondor, siamo qui riuniti per assistere oggi al compimento della giustizia di un popolo a noi lontano e conosciuto più che altro nelle leggende, il popolo delle Amazzoni! Perciò lascio ora la parola alla rappresentante della loro Regina.” Aneritan fece un passo avanti, verso Anemoee ancora inginocchiata.
“La Regina Anurame della casa di Anur mi ha mandato per eseguire una sentenza emessa qualche tempo fa quando la qui presente, allora conosciuta come Anemoee figlia di Anear, Comandante della Casa di Anur, fu smascherata della sua falsità. Ella infatti non è, come richiede la nostra legge di padre elfico, ed non è neanche figlia di una delle nostre Amazzoni, ella è figlia di Uomini della Terra di Mezzo!”
Le ultime parole suscitarono un lieve mormorio nella folla, che ora riconoscevano la donna dal mantello nero, come una loro compatriota, ovviamente ciò non poteva che attirare le loro simpatie verso di lei.
“La nostra legge obbliga, un impostore del genere all’esilio, con una possibilità di scelta, partire immediatamente senza portare con sé nulla di quello che si possedeva, o partire potendo scegliere quattro cose tra quelle in proprio posseso, quando Anemoee fu posta di fronte a questa scelta decise di portare con se le quattro cose, ma allo stesso tempo accettò che una volta partita, da lì a pochi giorni una squadra di amazzoni sarebbe partita per darle la caccia." Aneritan fece una una pausa, guardando la folla a cui stava parlando, poi riprese.
"Questa donna, però, ha sempre servito con onore e onestà la nostra Regina, ha avuto quindi da Sua Maestà la possibilità di cambiare la sua scelta, rinunciando a ciò che ha portato con se avrebbe la possibilità di iniziare una nuova vita in questo nuovo paese.” Fece una pausa, facendo un gesto imperioso verso Elianor che aveva fatto due passi avanti pronta a protestare per tale possibilità, la quale si zittì all’istante.
Quindi Aneritan riprese nuovamente.
Anemoee vuoi cambiare la tua scelta fatta davanti alla Regina? Lei te ne da la possibilità, in segno dell’affetto che provava per te, ti chiede di rinunciare alle cose che hai portato con te e il combattimento sarà annullato e tu sarai libera di iniziare la tua nuova vita lontana dal popolo delle Amazzoni. Vuoi cambiare la tua decisione??”
“NO!” fu la risposta di Anemoee, una sola sillaba, secca e decisa, il volto severo impassibile fissava Aneritan, senza la minima traccia di timore, senza la minima traccia di preoccupazione, in quel momento Aneritan ebbe quasi paura di quella ragazza, no di quella donna, che aveva sempre considerato la sua nipotina, per la prima volta la vide veramente cresciuta.
Non era la prima volta che la vedeva prepararsi ad una battaglia, ma era la prima volta che la vedeva con quello sguardo così deciso, così sicura di sé, così spietato, in quel momento provò pietà per le tre sorelle che avrebbero dovuto combatterla , se il combattimento fosse stato leale, per loro non vi era alcuna possibilità e di questo, ne era convinta, ne era consapevole anche Elianor.
“Molto bene… “ disse Aneritan annuendo, “Allora la Sfida si terrà, qui, con il consenso di Re Elessar e con la promessa che non sarà fatto alcun male alle Amazzoni che combatteranno con Anemoee nel qual caso vincessero. Ora le presentazioni delle combattenti! In nome della Regina Anurame combatteranno Elianor, Eliasar ed Elianer figlie tutte di Elian. Prego Amazzoni fate la vostra presentazione.” Lasciò il campo dove si trovava e si ritirò al fianco di Re Elessar dove era giunto anche Faramir che costudiva Tenebra e l’arco di Anemoee.
Le tre Amazzoni che fino a quel momento si erano tenute in disparte si fecero avanti, Aneritan pensò che fosse il caso di dare qualche spiegazione a ciò che sarebbe accaduto a Re Elessar.
"Per le Amazzoni un combattimento del genere, non è solo una questione per risolvere un problema, ma è un vero e proprio spettacolo, ogni amazzone ha un proprio modo di presentarsi per attirare i favori del pubblico che ha sempre una parte importante, ed in questo le tre sorelle non fanno eccezione." disse a bassa voce.
Infatti entrarono in campo dando prova della loro agilità e destrezza, con capriole e salti mortali, l’eleganza dei movimenti e la precisione con cui si incrociavano le loro traiettorie, lasciò il popolo di Gondor esterrefatto, mai avevano visto una persona muoversi in quella maniera, tre assieme erano una vera e propria cosa eccezionale, considerando che ancora la maggior parte non aveva ancora scelto per chi avrebbe dovuto tifare, non conoscendo nessuna della contendenti realmente, applaudirono incitando le tre donne.
Dopo il loro ingresso trionfale senza armi, presero ognuna la propria spada e diedero inizio ad una sorta di combattimento con figure complicate e pericolose, con lame affilatissime che passavano a pochi centimetri dalla pelle quasi nuda delle ragazze, le grida degli spettatori aumentarono di tono ad ogni passaggio.
Anemoee aspettava in silenzio, lo sguardo impassibile, fisso sul campo di gare, ad osservare i movimenti contorti delle sue avversarie, aveva fatto anche lei molte volte quella specie di balletto, anche se sempre da sola, non sarebbe stato così questa volta, ormai era decisa, anche perchè sapeva di dover preservare le proprie forze minacciate dall'effetto del veleno che aveva in circolo nel sangue.
Un applauso rumoroso esplose quando la presentazione fu terminata, in quel momento si aveva l’impressione di essere ad una festa popolare più che ad un combattimento in cui probabilmente qualcuno avrebbe perso la vita.
“E ora vi presento chi combatterà per la propria vita e per la sua libertà: Anemoee” disse Aneritan tornando sul campo, ritirandosi poi nuovamente vicino al Re.
Anemoee entrò, ancora avvolta nel suo mantello nero, il cappuccio calato sul volto, aveva la camminata leggere, che assomigliava molto a quello di un elfo, il popolo di Gondor si zittì all’istante, sembrava che uno spirito fosse entrato nel loro campo visivo, l’entrata di Anemoee fu meno spettacolare rispetto a quella delle sue avversarie, eppure rimase impressa a fuoco nella mente di chi la vide.
Con un gesto lento si calò il cappuccio sulle spalle, slacciò il nodo del mantello con studiata calma, e lo lascio cadere ai suoi piedi, rivelando sotto di esso un vestito molto simile a quello delle altre amazzoni, se non che esso aveva ricamato su di esso l’albero bianco con le sette stelle e la corona, l’emblema di Elendil, l’emblema della casata del loro Re, quella donna combatteva per il loro tre.
Con il semplice gesto di togliersi il mantello Anemoee aveva conquistato tutta l’attenzione del popolo di Gondor.
Con passo sicuro, che gli costava non poco sforzo, si avvicino al Re, quando gli fu di fronte estrasse contemporaneamente la spada e il coltello elfico, con un gesto elegante e una rapidità estrema, portò la mano destra che impugnava Neralama all’altezza del petto, con la lama brunita a pochi centimetri dal viso, e il coltello elfico nella mano sinistra subito sotto, e così si inginocchiò di fronte ad Aragorn, egli si fece avanti e gentilmente la fece alzare, Anemoee abbassò le lame, mentre Aragorn la baciò sulla fronte.
“Va e vinci per me!” disse a voce alta in modo che tutta la piazza potesse sentirlo, un urlo esplose tra le persone presenti, il pubblico ora aveva scelto la sua beniamina, Anemoee annuii lentamente, quindi si girò ad affrontare le tre sorelle, alzò la guardia con la spade e il pugnale, mentre il sole che ormai illuminava in pieno la piazza fece scintillare l’albero bianco di Mitrhill e le gemme appuntate sul suo vestito, Anemoee era pronta! Pronta a mettere in gioco la sua vita, per Tenebra, per le lame che al momento aveva in mano, ma soprattutto per se stessa, per poter vivere quello che Faramir le aveva promesso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Maledette imbroglione... vai Anemoee!!!

Sean MacMalcom ha detto...

Anemoee spacca!!!