mercoledì 7 maggio 2008

25 - Gran Burrone

Viaggiarono veloci, riposando poco, la fretta li accompagnava, la fretta data dalla consapevolezza che qualcosa di pericoloso stava per abbattersi nuovamente sulle loro terre, dopo solo quattro anni dalla guerra contro l'Oscuro Signore, dava loro poco respiro, poco tempo per riorganizzare gli eserciti e le armate che erano rimasti dopo gli scontri ora che erano ancora impegnate nella ricostruzione.
Passarono, il fosso di Helm, la Breccia di Rohan e Isengard senza rallentare.
Berengod riusciva a dare man mano che passavano dettagli ad Anemoee sui luoghi, su ciò che vi era accaduto durante al guerra dell'Anello, Saruman, il traditore, ciò che due dei quattro Hobbit, impegnati nell'impresa riuscendo a smuovere gli Ent, la battaglia al Fosso di Elm.
Anemoee ascoltava ogni cosa, al momento non faceva domanda, incamerava quanto gli veniva detto, avrebbe chiesto in un secondo momento quando avrebbero avuto più tempo.
Quando finalmente arrivarono a Gran Burrone furono accolti con gioia, ma le espressioni tese dei viaggiatori calmarono gli animi.
Aragorn, Faramir, Éomer, Legolas e Gimli, si diressero immediatamente verso quella che era la dimora di Elrond, gli altri rimasero ad occuparsi dei cavalli, ma Anemoee inquieta, lasciò libero Tenebra di vagare, poi seguì gli altri di nascosto, curiosa di vedere l'Elfo che, se ciò che le aveva detto Anear aveva cambiato la sua vita, stravolta quella della sua madre adottiva; sapeva perfettamente di non essere stata invitata, ma l'importante era non farsi scoprire e lei in questo era piuttosto brava.
Seguì il gruppo fino alla dimora dell'Elfo, poi rimase fuori di essa, trovando il punto in cui si erano riuniti, dove le finestre erano stata lasciate aperte, Anemoee sbirciò velocemente al di sopra del cornicione, scoprì che l'Elfo chiamato Elrond era effettivamente quello che le aveva donato Neralama, dopo di ché si mise seduta sotto la finestra e rimase in ascolto.
Tutti i membri del gruppo che si erano recati al cospetto di Elrond salutarono e furono salutati con calore e gentilezza, segno inconfondibile del profondo affetto che li legava uno all'altro.
"E' una gioia avervi qui, ma leggo sui vostri volti, che non solo il piacere di vedermi che vi ha spinti qui! Parla Aragorn non aver remore!" chiese Elrond guardando quell'Uomo che lui aveva visto crescere, che aveva cresciuto e amato come se fosse stato uno dei suoi figli e che ora divenuto Re, aveva sposato sua figlia Arwen.
"All'inizio il nostro viaggio era tranquillo..."Aragorn raccontò dei messaggi arrivati urgenti per poi scoprire la loro falsità, parlò dell'agguato nel passaggio ai piedi della collina, parlò del villaggio e di tutto il resto, l'unica cosa che escluse dal racconto fu l'incontro con Anemoee e quindi delle sue parti avute nelle vicende, nessuno dei presenti contestò questa cosa ad Aragorn, tutti sapevano che se non ne aveva parlato, Re Elessar doveva avere i suoi buoni motivi.
"Alla fine siamo riusciti a strappagli un nome Embaras il Rosso! Nessuno di noi ha idea di chi egli sia, dal nome uno potrebbe pensare che sia uno dei maghi di Isengard, ma non ho mai sentito quel nome da Gandalf, ora pare che questo Embaras stia raccogliendo tutte le armate che con la caduta di Sauron si erano disperse, se li raduna tutti e li riorganizza..." lasciò la frase in sospeso, non c'era bisogno di chiarire il punto a nessuno dei presenti!
"Embaras hai detto, questo nome non mi è nuovo purtroppo, ma dovrò fare qualche ricerca prima di saperti dire qualcosa di più preciso, il pericolo è grande questo già lo so per certo, ma già qualcosa si mosso per venire in nostro aiuto, non è così Aragorn? C'è qualcosa che non mi hai detto?" Elrond pronunciando quelle ultima parole aveva fissato lo sguardo proprio su Aragorn.
"Per favore, amici, potete lasciarci soli?" chiese Aragorn ai suoi compagni, nessuno di loro protestò, o si offese per quella richiesta, conoscevano bene il legame che esisteva fra quell'Elfo e il loro amico, così si allontanarono, però non poterono fare a meno di chiedersi se la conversazione sarebbe stata incentrata su quello che fino ad allora non si era parlato: Anemoee.
Anemoee intanto dietro la finestra, non si era resa conto che non era stato fatto mai il suo nome, era rimasta ad ascoltare quasi distrattamente, come in attesa di un segno, che aveva riconosciuto quanto Elrond e Aragorn erano stata lasciati dagli altri.
Una volta soli, rimasero un attimo in silenzio, ma Aragorn ansioso di sapere prese presto parola.
"Dimmi c'è forse qualcosa di cui dovrei essere informato, diciamo riguardo alla mia famiglia??"
"Così l'hai incontrata??" chiese Elrond.
A quella domanda il cuore di Anemoee perso un battito, allora forse era tutto vero e a quanto pareva Aragorn doveva avere intuito qualcosa, forse quando aveva visto la spada, con le insegne di Isildur, ma una spada, può essere presa ovunque, cosa l'aveva fatto insospettire veramente?
"Il tempo è giunto allora, che gli ultimi discendenti di Isildur finalmente si riuniscano, Anemoee è qui??" continuò Elrond, quando Aragorn annuì alla sua prima domanda.
"Sì. E' qui a Gran Burrone, ma ora vorrei sapere tutta la storia, per favore. Lei è mia sorella??" chiese alla fine Aragorn.
"Porta il segno di Isildur?"rispose Elrond, con un altra domanda.
Il Segno di Isildur? si chiese intanto Anemoee, che sia quello della spada, ma le parole successive di Elrond, le spiegarono di cosa si trattava.
Aragorn annuì.
"Ve lo tatuai io personalmente a entrambi e sì, lei è tua sorella gemella, foste separati da piccoli, perché i tempi che stavamo percorrendo sarebbero stati molto difficili per la discendenza di Isildur, sapevo esattamente a cosa era destinato il maschio, lo avevo visto chiaramente, ma della femmina nulla mi era chiaro, allora, ma con il tempo ho potuto vedere di più e imparare che alla femmina sarebbe toccato un destino ugualmente difficile anche se più in là nel tempo. Così fu affidata ad una persona amica, un'amazzone, che promise di allevarla e curarla come se fosse stata sua, ora se lei è qui, presumo che Anear le abbia detto la verità, una prova di quanto fosse un'amica fidata..." Ma la spiegazione di Elrond fu interrotta.
"LEI E' MORTA!!" Anemoee si alzò dal suo nascondiglio, urlando la sua rabbia, incapace di trattenersi oltre, "MIA MADRE L'HA FATTO PER AMOR TUO!!!"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E ora una bella chiarificazione tra le parti in causa!

Anemoee non pare certo bendisposta verso l'elfo...

Sean MacMalcom ha detto...

Il dado è tratto, direi!!! :D