lunedì 5 maggio 2008

23 - Un nuovo Nemico.

Quando vide gli altri avvicinarsi, Anemoee spinse l'orrido essere con la faccia terra, gli teneva la lama tagliente del pugnale elfico premuto alla gola, voleva essere sicura che quel coso non tentasse brutti scherzi, gli piantò un gomito nel fianco proprio dove i pettorali dell’armatura si univano lasciando uno spazio scoperto.
Anche il Goblin si rese conto dell’arrivo degli uomini ed incamiciò a dimenarsi selvaggiamente, Anemoee vi si dovette buttare praticamente di peso addosso per tenerlo a terra.
“Non riuscirete… non ci riuscirete… ad interrogarmi… mi dovrai ammazzare per tenermi fermo!” gracchiò il Goblin continuando ad agitarsi violentemente.
“Sta sicuro che lo farò se non la smetti!” gli ringhiò Anemoee all’orecchio, “Ma neanche poi immaginarti in che maniera lo farò… sei sicuro di volerlo scoprire??”
Il Goblin accennò a calmarsi un attimo, certo quella era solo una femmina di Uomo, ma aveva una grande forza e una ferocia nello sguardo che lo fece tentennare, sapeva riconoscere qualcuno pronto a mettere in pratica le minacce alla prima occasione.
Presto furono circondanti da tutti gli altri cavalieri, ma solo uno di essi scese da cavallo, quella era la sua terra e il prigioniero era il suo, Re Éomer si avvicinò al Goblin, ma rimase comunque a un metro di distanza come a voler cogliere meglio con lo sguardo quel lurido essere che aveva partecipato al massacro del villaggio.
“Grazie Anemoee, hai fatto un ottimo lavoro!” Anemoee si limitò ad un accenno con la testa verso il Re di Rohan, concentrata sul compito di tener fermo quell’assassino.
“Chi è il tuo padrone? Chi ti ha ordinato di compiere quel macello?” la voce di Éomer era mortalmente seria, sembrava quasi lo stridore di roccia su roccia, Anemoee sentì tremare il Goblin per un attimo, ma poi sembrò farsi forza e sputò ai piedi del Re.
Anemoee…” Non ci fu bisogno di dire altro, l’Amazzone alzò di peso il Goblin mettendolo in piedi, gli sollevò le braccia dietro la schiena, tanto da sentire le giunture delle spalle scricchiolare.
Arrhh!!!” gridò il Goblin.
“Gridi già??” chiese Anemoee; “Non abbiamo neanche incominciato!!” tirando ancora impietosamente, sulla braccia del malcapitato.
“Ripeto la domanda. Ma ricorda, mi stanco facilmente!! Chi ti ha mandato??” Éomer fece un passo avanti, allungando una mano aperta con il palmo rivolto verso l’alto.
Anemoee capì immediatamente le intenzioni di Re Éomer e tese il suo pugnale, tenendolo per la lama verso di lui, che lo prese guardandolo molto attentamente.
“Uhm… da l’impressione di essere molto tagliente!!” commentò il Sire di Rohan.
“Oh… lo è!!” confemò Anemoee.
“Elfico?”
“Sì, Mio Signore, un regalo che ho imparato ad usare bene!”
Il Goblin, sembrava spaesato, fissava Éomer e poi cercava di guardare Anemoee, ma questa lo teneva talmente stretto che riusciva a muoversi solo di pochi centimetri.
Anch’io non me la cavo male. Vuoi vedere qualcosa??”
“Certamente, sono sempre pronta ad imparare, Mio Signore!” Sembrava quasi che i due fossero soli e che facessero una normale conversazione.
“Ultima possibilità, chi ti ha mandato?” chiese di nuovo il Re, che faceva conto sul conosciuto scarso coraggio di quegli essere quando erano soli.
Alla fine egli cedette, incapace di distogliere gli occhi dalla lama del coltello che gli veniva mossa davanti alla faccia, come un letale serpente!
“Tanto vale che ve lo dica tanto fra qualche tempo, tutti voi sarete morti!! Il mio padrone verrà e vi distruggerà!” disse il Goblin.
“Interessante… continua!” lo incoraggiò
Éomer.
“Lui verrà e conquisterà tutta la Terra di Mezzo!!”
“Questa mi sembra di averla già sentita, da qualcuno molto forte. E che ora è cenere!!” fu il commento del Signore dei Cavalli, all'affermazione del Goblin.
Sauron aveva un punto debole!! Contava troppo sul suo Anello, distrutto quello, distrutto Sauron!! Ma se aveste dovuto sconfiggere tutte le sue armate come sarebbe finita la storia?? Vi era superiore in numero e in potenza!! Il mio padrone sta raccogliendo quelle armate che si sono disperse, le rimetterà insieme e vi distruggerà!!”
Il pugnale tremò nella mano di Éomer, la rabbia stravolgeva i suoi lineamenti.
“Chi è il tuo padrone?” domandò nuovamente.
Embaras il Rosso è il suo nome!”
Embaras?? Non lo conosco!!” commentò Éomer, poi con un unico gesto, velocemente allungò la mano che impugnava il pugnale e recise la gola del Goblin, Anemoee si ritrovò tra le mani un corpo senza vita, lo lasciò quindi cadere a terra!
“Forse poteva dirci altro!” disse Gimli, parlando per la prima volta!
“No, dubito che sapesse molto di più!” Aragorn guardava il Goblin morto e diede voce ai pensieri di tutti; “Ma chi è questo Embaras il Rosso??”
“Chi sia non ne ho idea, ma ho l’impressione che lo incontreremo presto e se davvero sta radunando tutto l’esercito disperso dopo la distruzione di Sauron, le cose si metteranno molto male!” disse Éomer mentre puliva la lama del pugnale e poi la porse nuovamente ad Anemoee.
“Ma voi lo avete già sconfitto una volta quell’esercito!” ribatté Anemoee, sorpresa dal leggere tanta preoccupazione sul viso dei suo superiori.
“Noi abbiamo sconfitto Sauron, distruggendo l’Anello. Non il suo esercito.” Disse semplicemente Aragorn e Anemoee afferrò al volo la differenza che correva tra le due cose, poteva solo immaginare l’immensità dell’esercito riunito dall’Oscuro Signore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Embaras il rosso?

Se si tratta di un mago, che qualcuno porti rapidamente indietro Gandalf!

Sean MacMalcom ha detto...

Uh uh! :D
Qualcosa mi dice che il bello sta per iniziare!