mercoledì 23 aprile 2008

14 - Neralama.

Aragorn si avvicinò ad uno dei corpi stesi a terra.
“La cosa mi preoccupa era un po’ che non si vedevano di questa gente nella Terra di Mezzo che sia per questo che Éomer vuol parlare con noi con urgenza??” disse Aragorn il volto serio.
“Potrebbero essere solo dei gruppi che fanno scorribande isolate.” suggerì Faramir.
“Lo spero, ma se non fosse così, vorrebbe dire che qualcosa di nuovo si sta muovendo nell’Oscurità.” Poi Aragorn trovandosi vicino ad Anemoee lanciò uno sguardo per la prima volta, alla luce del giorno, sulla sua spada.
“Strana lama, posso vederla?” le chiese.
“Certo!” disse lei allungandogliela dalla parte dell’elsa.
Aragorn la guardò attentamente, pulendo la lama con uno straccio tolto da una tasca, ma la sua attenzione di soffermò soprattutto sui serpenti che fungevano da paramano e sull’albero argentato in campo nero dell’impugnatura, l’emblema di Elendil, il suo emblema! Dissimulò la sorpresa, mantendo un'espressione impassibile, ma era davvero incredulo.
I serpenti del paramano, poi non erano altro che la riproduzione dell’anello che portava all’indice della mano destra, ora nascosto dai guanti, l’anello di Barahir, l’anello dei Re, guardò di nuovo quella strana donna che il destino aveva messo sul suo cammino. Fa preso dalla voglia di chiederle semplicemente chi fosse in realtà.
I suoi occhi grigi incontrarono gli intensi occhi neri di lei, occhi che in quel momento non nascondevano nulla al suo sguardo, mostravano fierezza e onestà e per quanto incredibile potesse essere, visto il poco tempo trascorso da quanto si erano conosciuti, affetto, un profondo affetto, che lo portò a pensare, in quel momento ad un altro paio di occhi neri che non vedeva da lunghi anni.
“E’ meglio muoverci di qui, Aragorn!” le parole di Faramir interruppero il laccio che si era creato tra Anemoee e Aragorn, di cui gli altri intenti a perlustrare la zona, non si erano accorti.
“Un giorno dovremmo parlare!” disse piano Aragorn restituendole la spada.
“Quando volete mio Signore!” disse lei abbassando la testa in segno riverente.
Anemoee non aveva idea di cosa significassero i simboli che aveva sulla sua spada, ma ora, vedendo la reazione di Aragorn, le venne il dubbio che potessero essere il simbolo della casata di suo padre, quindi i simboli Aragorn, se così era, forse lui ora sapeva, anche se lei avrebbe preferito diversamente, non era sicura di volere che la verità venisse a galla, voleva semplicemente amare quell'uomo per quel che era: il suo Re.
Aragorn non si era ancora allontanato che Tenebre, scalpitò nervoso, con un gesto puramente dettato dall’istinto, Anemoee alzò il braccio appena in tempo per intercettare la freccia nera che stava per colpire il suo Re alle spalle, la freccia andò a rimbalzare sul largo bracciale di duro cuoio che ricopriva l'avambraccio di Anemoee, deviata scalfì appena la parte superiore del braccio si conficcò in un tronco di un albero poco lontano da loro.
Si girarono entrambi, verso la provenienza della freccia, ma chi l’aveva scoccata giaceva a terra con una freccia nel petto, Faramir non aveva perso tempo.
Aragorn si voltò nuovamente verso Anemoee.
“Grazie!” disse semplicemente, poi si rese conto che la manica della camicia di lei era strappata.
“Fammi vedere il braccio! Ti ha ferita?” ordinò serio.
Anemoee si guardò il braccio, quasi sorpresa, soprattutto di sentirlo come se andasse a fuoco, perché la manica strappata lasciava intravedere una semplice linea rossa da cui non usciva nemmeno sangue.
“E’ solo un graffio!” sentenziò Anemoee.
“Forse, ma le frecce nere sono sempre avvelenate!” disse Aragorn mortalmente serio ora.
“Mio Signore ci siamo già attardati troppo a lungo, togliamoci di qui, poi guarderemo la mia ferita. Ve ne prego!” si piegò leggermente verso di lui facendogli vedere quel che c'era sotto la manica, ”Vedete?? E’ una stupidaggine!!” Anemoee lanciò un'occhiata a Faramir, in cui gli chiedeva chiaramente aiuto per far muovere Aragorn.
Anemoee ha ragione Aragorn dobbiamo allontanarci.” il tono di Faramir era decisamente preoccupato.
“Va bene, andiamo! Forza, allontaniamoci velocemente!!” Detto ciò si avviò al galoppo verso la porta, tutti gli altri lo seguirono e appena passarono la strettoia, lo circondavano nuovamente, con fare protettivo.
Procedettero al galoppo per un’altra mezzora, il sole ormai era calato del tutto, appena trovarono un buon posto dove preparare il campo si arrestarono.
Anemoee aveva percorso l’ultimo tratto, non guardando molto dove andava, il graffio le bruciava in maniera quasi assurda, sentiva lo stomaco leggermente sottosopra, quando si fermarono non scese subito da Tenebra, non si sentiva sicura di riuscire a reggersi in piedi e non aveva nessuna intenzione di finire a gambe all’aria di fronte al proprio Sire, non certo per un semplice graffietto.
Aragorn e Faramir le si avvicinarono subito.
“Forza scendi!” la incitò Aragorn, Anemoee ubbidì, le gambe la reggettero, ma fu qualcosa altro che non riuscì a sopportare quello spostamento.
“Scusate ma credo proprio che vomiterò!!” detto questo si allontanò con una corsetta un po’ traballante e arrivata dietro un cespuglio diede di stomaco, quando sentì che non aveva più nulla nello stomaco che potesse essere rigettato, tornò al campo, caracollando come un ubriaco.
“Vieni qui e siediti.” Disse Aragorn che nel frattempo aveva iniziato a preparare un infuso di erbe, una volta pronto ne raccolse le foglie e ne preparò un impacco, mentre l’acqua in cui avevano bollito la verso in una ciotola.
Anemoee lo guardava con espressione quasi imbronciata, non poteva credere di sentirsi male per quella semplice ferita, quasi invisibile, stava decisamente facendo una pessima figura davanti al suo nuovo Sire, da quando l'aveva incontrato cinque giorni prima l'aveva cura già due volte.
Decisamente non faceva una buona figura, pensò sconsolata, guardando ora Aragorn armeggiare con il suo braccio.
Aragorn infatti le tolse il bracciale, lungo dal polso al gomito, tirò su la manica della camicia, che essendo quella di Faramir era abbastanza larga, stese la poltiglia di foglie sulla ferita dopo averla pulita con acqua calda, Anemoee sussultò lievemente.
Brubruscia…” disse piano, la voce era strascicata come quella di un uomo con troppa alcol in corpo…
“Forza bevi questa, non è molto buona,ma ti farà bene e riuscirai dormire e domani a parte forse un mal di testa dovresti stare meglio effettivamente non è niente di grave, il veleno quasi sempre presente nelle frecce degli Orchetti non credo sia penetrato, se non solo superficialmente.” disse Aragorn facendola poi stendere e coprendola con una coperta, dopo pochi minuti Anemoee dormiva profondamente.
Aragorn e Faramir rimasero qualche minuto ad osservarla in silenzio.
“Ma l’hai vista??” chiese alla fine Faramir ancora incredulo di ciò che aveva visto vicino al passaggio.
“Eccome!! E’ incredibile!” gli fece eco Aragorn.
“Non solo non ho mai veduto una donna del genere, ma credo di poter contare sulle dita di una mano, Uomini che si battono in quella maniera, come fa ad intercettare le frecce così?” Lo sguardo di Faramir passava da Anemoee a Aragorn mentre pronunciava quelle parole.
“Non ne ho idea, ma sono sicuro che lei ci sia ancora più di quanto non ci abbia rivelato fino a questo momento!” aggiunse Aragorn
“Credi che ci nasconda qualcosa? Era sincera quando ti ha giurato fedeltà, ne sono sicuro, ma effettivamente anch’io ho avuto l’impressione che non ci avesse detto tutto della sua storia,tu lasciala a me, vedrai che scoprirò quello che ci nasconde!” Faramir tornò a posare lo sguardo sulla donna addormentata, chiedendosi cosa stesse nascondendo, sicuro che non fosse niente di pericoloso per loro, ma era anche deciso a scoprire tutta la verità.
“Va bene, ma non essere troppo duro, sono solo cinque giorni che con noi e già le devo due volte la vita!” disse Aragorn alla fine.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora non ho capito perchè Anemoee vuole evitare di rivelare ad Aragorn la sua identità.

Rifiuta di accettare la sua natura umana? Non vuole sembrare arrogante, come pretendesse chissà che?

Anemoee ha detto...

Buona la seconda!! Sai com'è.. ti presenti davanti ad un Re dicendogli ciao io sono tua sorella!!! Non suona proprio bene!! ^___-

Sean MacMalcom ha detto...

Ed io che pensavo volesse avere un'identità segreta come ogni supereroina che si rispetti... :)))))

Sean MacMalcom ha detto...

Oh!!! Ho finito il recupero!!! :D
Ora sono finalmente in pari!!! :D