martedì 22 aprile 2008

13 - Amazzone in battaglia.


Mentre Aragorn osservava Anemoee avviarsi verso lo stretto passaggio costituito dalla Porta di Erech, ripassò mentalmente le motivazioni che lo avevano portato a scegliere quel percorso per arrivare a Rohan, percorso assai più lungo, della via più diretta che costeggiava i Monti Bianchi da nord. Vi erano state voci, su strane presenze a sud, niente di specifico, ma riportate da più di un osservatore fidato, poi la chiamata del sire di Rohan, lo aveva convinto a passare da lì per controllare la parte meridionale di Gondor di persona, questo ora capiva poteva averlo condotto in un tentativo di agguato.
Guardò ancora il nuovo guerriero di Gondor, aveva portato anche ad un incontro davvero strano, aveva sentito tanto parlare delle Amazzoni, abitanti delle Terre del Sud, nei suoi viaggi ne aveva in realtà incontata già altre, anche se mai vi aveva parlato, ed era stato messo davanti a questa donna, che pareva stessa già mettendo a rischio la propria vita per lui anche se incotrata solo qualche giorno prima e solo in quel momento anche lui si rese conto del pericolo in cui ella si trovava!
Infatti...

Quando Anemoee si rese conto della freccia appena scoccata non arrivò nemmeno a dare il segnale con le gambe a Tenebra che questi già si spostava con uno scatto possente in avanti, la freccia nera si piantò ove poco prima c’erano i suoi zoccoli, altre due frecce furono tirate in successione, ma l’Amazzone le intercettò con la spada e dopo pochi attimo si ritrovò dall’altra parte del passaggio al sicuro, ma vi rimase giusto il tempo di far girare Tenebra, rinfoderare la spada, di imbraccia l'arco e incoccare una freccia, quindi sotto gli occhi sbalorditi dei suoi nuovi amici, tornò al gran galoppo nel passaggio, scoccando tre fecce in una rapidità tale che agli occhi degli Uomini neanche parve averlo fatto, ma od ogni freccia si sentì un grido acuto, segnale che tutte e tre erano andate a segno.

Aveva già incoccato la quarta quando si ritrova davanti uno strano essere, orrendo, con il viso che sembrava deforme, scuro di pelle, denti aguzzi e che agitava una spada ricurva davanti a Tenebra… grave errore!!

Anemoee strinse le ginocchia attorno al suo cavallo ben sapendo cosa l’aspettava, infatti Tenebra che non aveva rallentato per niente la sua corsa, quando fu a pochi metri dell’orrido essere, abbassò la testa e si lanciò in avanti dando una rampata poderosa con l’anteriore, il risultato fu che senza impennarsi aveva sbilanciato meno il proprio cavaliere, ma chi gli ostruiva la strada ora giaceva a terra con il cranio spaccato.

Ne uscirono altri tre dal fitto dei cespugli, due davanti a lei e uno dietro, Anemoee alzò lo sguardo verso i compagni, che chiaramente stavano per venirle in soccorso.

“NO!!” gridò a gran voce!! “Potrebbero essercene altri dietro di voi. Con questi me la vedo io!!”

Si rimise l’arco in spalla e sfoderò la spada, Neralama, caricò i due davanti a lei, Tenebra scartò all’ultimo momento permettendo così ad Anemoee, di colpire nella migliore delle posizioni, dopo un paio di parate spiccò di netto la testa del primo e conficcò quasi tutta la lama nera della sua spada nel petto del secondo.

Quanto al terzo che giungeva da tergo, non riuscì ad avvicinarsi più di un metro dallo stallone nero, che si ritrovò sbalzato a parecchi metri di distanza dal un doppio calcio posteriore di Tenebra, e lì rimase senza più rialzarsi.

Tornando a prestare attenzione ai suoi compagni, Anemoee si rese conto che effettivamente alle loro spalle erano spuntati un’altra decina di quegli esseri scuri, ma anche da lì poteva vederli bloccati ed impauriti di fronte al gruppo compatto di Uomini, dai volti seri e le armi in pugno, dopo un ultimo sguardo ai loro compagni morti fecero dietro front e scapparono nel fitto della vegetazione.

Gli Uomini quindi si avviarono verso il passaggio dove l’Amazzone li attendeva, ancora con la spada in mano che gocciolava sangue nero, tutti la guardavano con una luce diversa negli occhi, si fermarono a pochi metri da lei, passando lo sguardo dai corpi a terra e lei.

“Che c’è??” chiese non capendo il loro comportamento. “Erano vostri amici per caso?? A proposito che cosa sono??””

“Sono orchetti della stessa razza che abbiamo combattuto nella guerra contro l’Oscuro” rispose Faramir.

“E ovviamente non sono nostri amici, è solo, e credo di parlare per tutti siamo stupiti… da te!!” aggiunse Aragorn.

Anemoee alzò un sopracciglio interrogativo, non capendo; si guardò attorno, chiedendosi se si stupissero di quel che aveva fatto con quegli… orchetti…

“Voi Uomini vi stupite davvero con poco!! Parola mia!!” disse quasi con aria di sufficienza, e alzando le spalle.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ahahahahah!

Povero Aragorn, ora gli verranno i complessi di inferiorità :lol:

Tenebra è splendido!

Anemoee ha detto...

^___^
Inutile dire che in Tenebra, sfocia il mio grande amore per i cavalli!!!
^__________^

Sean MacMalcom ha detto...

Questa scena non me la ricordavo! :))