giovedì 19 giugno 2008

50 - I giorni passano in fretta!!

Anemoee era talmente concentrata sui primi capitoli del libro, che parlavano di Hobbit, un popolo di cui lei non sapeva nemmeno dell'esistenza, che non sentì bussare alla porta ne si accorse quando Dama Arwen entrò nel giardino, fino a quando non ne vide l'ombra sul libro, alzò di scatto la testa e si alzò in piedi tenendo con cura il libro.
"Dama Arwen, non vi avevo sentito entrare!" disse un po' a disagio Anemoee
"Tranquilla Anemoee, non ho bisogno che ti alzi ogni volta che ti vengo a trovare, vedo che Aragorn è passato a portarti il libro." rispose Arwen con un sorriso, solo allora Anemoee si accorse che aveva dei vestiti in mano, "Questi sono per te, da indossare qui, sicuramente ti troverai meglio e più calda che con quella camicia!"posò i vestiti sulla panca e gliene mostrò uno alla volta, c'era un pantalone di lana, marrone scuro, che sembrava fatto apposta per essere infilato negli alti stivale di Anemoee, una camicia anch'essa di lana, beige, e una casacca, lunga con spacchi laterali, che doveva arrivargli circa al ginocchio, nera, la casacca aveva l'emblema di Elendil ricamato sulla schiena.
"Per ora sono le uniche cose che sono pronte, ma ho dato parecchi altri ordini, se la roba è di tuo gradimento, starei su questo genere di cose."
"Io non so come protei essere di parere negativo, trovo che sia tutto perfetto, non so come ringraziarvi per ciò che avete fatto!" disse Anemoee prendendo poi i vestiti.
"Fra poco dovrebbe arrivare anche Reinan con i tuoi stivali e il tuo mantello nero ripuliti e rimessi a nuovo."
"Grazie," disse Anemoee nuovamente, poi decise di chiederle qualcosa che non centrava nulla con i vestiti.
"Dama Arwen posso farvi una domanda, diciamo un po' personale?" chiese un po' incerta.
"Solo se inizierai a trattarmi come una sorella e non come una Regina!" rispose lei andando poi sedersi sulla panchina dove era stata seduta lei pochi attimi prima e Anemoee la imitò, con un sorriso un po' a disagio.
"Bene Arwen, ieri sera mi è capitato qualcosa che non riesco a capire." Raccontò quanto era succeso la sera prima con Faramir molto più dettagliatamente di come aveva fatto con Aragorn, fino alla conclusione con Faramir che usciva piuttosto precipitosamente dalla porta. "Io, non capisco? l'ho fatto arrabbiare in qualche modo??" chiese quasi ingenuamente Anemoee.
Arwen che in cuor suo non poteva che gioire per quanto gli stava raccontando Anemoee, alla fine non riuscì trattenere una lieve risata.
"No, non hai fatto nulla di male, anzi... penso che tu sabbia cosa succede tra uomini e donne, vero?"
"Certo che sì." disse Anemoee, seria, poi con tono più sommesso, "Più o meno, le altre amazzoni, mi hanno spiegato qualcosa, ma non è che abbia mai chiesto più di tanto, la cosa mi sembrava decisamente poco interessante, ora forse capisco che avrei dovuto prestare più attenzione!" aggiunse con un lieve rammarico.
"C'è sempre tempo per imparare bambina." disse Dama Arwen, per lei effettivamente Anemoee era poco più che una bambina, ma aveva imparato a volerle bene velocemente come era stato per suo fratello, ora era pronta a insegnarle ciò di cui aveva bisogno. "Vedi Anemoee, quando un uomo e una donna si amano, in loro scatta qualcosa, un ardore, che a volte può portare a fare le cose avventatamente e con troppa fretta. Ciò che accade tra uomini e donne, quando stanno insieme intimamente, è bellissimo, soprattutto se è fatto coi tempi giusti, soprattuto per chi come te è alle prime armi e questo Faramir lo sa, per questo forse preoccupato per l'ardore che provava a deciso di lasciarti sola, per non farti troppa fretta."
Anemoee rimase in silenzio a lungo, riflettendo su quanto aveva detto Arwen, poi annuì lentamente.
"Capisco, o almeno credo." disse piano.
Arwen le sorrise mentre le diceva:
"Allora ti lascio alla tua lettura e ai tuoi pensieri!"
"Arwen, grazie ancora, di tutto!" disse Anemoee alzandosi e accompagnandola alla porta, quando la Regina se ne fu andata, prese i vestiti che le aveva lasciato e iniziò ad indossarli, stava chiudendosi la camicia quando bussarono nuovamente, era Reinan, che le portava gli stivali lucidati, e il suo mantello nero pulito.
Anemoee ringraziò Reinan, si mise i suoi stivali, quasi con un sospiro di sollievo, ora i sentiva decisamente meglio, tornò in giardino riprese il libro dalla panchina, dove lo aveva lasciato e questa volta andò a sedersi sul parapetto di pietra della terrazza che dava sulla città e sprofondò nuovamente nella lettura, si accorse quando le portarono il pranzo, ma non lo degnò di uno sguardo troppo impegnata nella lettura per accorgersi della fama.
Dopo molto tempo chiuse il libro, sulla morte di Boromir e sulla Compagnia dell'Anello che si scioglie.
Boromir il fratello di Faramir era morto, con onore, ma prima cercando di portare via l'Anello a Frodo, Anemoee si chiese quanto i due fratelli si somigliasse veramente, da quel che aveva letto di Boromir, non pareva avere lo stesso carattere del fratello più giovane, sapeva dai racconti di Berengord che anche Faramir aveva incontrato Frondo, quando egli aveva ancora l'Anello, e sapeva che lo aveva lasciato andare.
Di sicuro la lettura di quel libro le avrebbe dato un'aiuto nel capire l'uomo che a quanto pareva incominciava ad amare, inutile negarlo ormai!
Quando alzando gli occhi dalla copertina rossa del libro si ritrò l'oggetto dei sui pensieri, le ci volle qualche secondo per capire che in effetti era Faramir e non una visione, saltò giù dal parapetto, e gli si fece incontro, mentre lui silenzioso guardava il libro che lei aveva in mano.
"Ciao! Stavo pensando a te, e quando ti ho visto lì per un attimo ho pensato che fossi una visione!" disse lei con sincerità disarmante!
"Lettura interessante?" chiese lui accennando al libro.
Anemoee non capì esattamente il tono della domanda, lo guardò un po' incerta.
"Io.. sì la trovo interessante, mi dispiace per tuo fratello, davvero!" disse piano.
Faramir rimase per un po' in silenzio, poi le si avvicinò e la abbracciò teneramente.
"Scusa se sono stato brusco! Ma a volte pensare a mio fratello, a mio padre e a Eowyn mi lascia ancora l'amaro in bocca." le nascose il volto tra i capelli, appoggiando la testa sulla sua spalla, Anemoee lo strinse a se e istintivamente gli accarezzò la schiena, poi gli massò una mano tra i capelli stringendoselo al petto.
"Hai perso così tanto... " gli disse piano, "Non sai quanto mi dispiace..."
"Eppure la vita mi sta offendo una nuova possibilità..." rispose lui rialzando la testa e guardandola negli occhi, le avvicinò la bocca alla sua, ma in quel momento bussarono alla porta, Faramir si scostò leggermente da lei, ma non la lasciò andare, la tenne per mano, mentre lei parlava.
"Avanti!" disse Anemoee guardando la porta, e stringendo lievemente la mano di Faramir, erano Legolas e Gimli, venuti a trovare Anemoee, se furono sorprese dal vedere Faramir lì, non lo diedero a vedere, l'unica cosa che fecero entrambi fu un grande sorriso, quando videro le loro mani unite.
Passarono così i giorni che le rimanevano da trascorrere nelle Case di Guarigione, senza più fughe notturne, tra visite degli amici, e la lettura del libro rosso, che ovviamente finì a tempo di record, tartassando poi di domande i vari visitatori.

2 commenti:

Anemoee ha detto...

Domando scusa per la inregolarità della ultime pubblicazini, ma il materiale che avevo già pronto è in fine finito!! D'ora in avanti sarà tutta roba fresca!!!

Anonimo ha detto...

Vista la qualità dell'opera, sei iper-scusata :)

Ora aspetto con ansia la missione alla torre!