lunedì 19 maggio 2008

33 - A due albe da oggi.

“Che significa che le ha già battute??” chiese Faramir, nessuno dei presenti si stava perdendo una parola della conversazione, erano molto incuriositi dalle vicende passate della loro nuova amica.
“Anemoee era Comandante della Casa di Anur, la casa della Regina, per diventare tale, ha dovuto combattere contro il comandante precedente e a sua volta ha dovuto combattere le sfidanti, tra queste c’erano le tre donne che avete visto prima, lei le ha vinte tutte e tre, solo che le ha combattute una alla volta, presto le avrà tutte e tre contro e ti garantisco, Anemoee, sono migliorate molto, oltre che diventata sempre più spietate.” spiegò Aneritan.
“Non mi spaventano, sono pronta, anche subito!” disse Anemoee, spavaldamente.
“Calma, Anemoee, è meglio che riposi, almeno domani, ma non farei passare troppo tempo, non credo sia saggio che esse si aggirino per Minas Tirish.” intervenne Aragorn.
“Tuo fratello parla con saggezza, Anemoee, tu invece con irruenza!! Non sottovalutarle, ho paura che abbiano in serbo qualche trucchetto e io non potrò intervenire una volta iniziato il combattimento!” convenne Aneritan.
“E non vorrei neanche che tu lo facessi, o me la caverò da sola, o succeda quel che succeda!” disse lei, semplicemente, non avrebbe permesso a nessuno di intervenire in quella che era solo un suo problema.
Aneritan scosse la testa, con un mezzo sorriso sulle labbra.
“Sei la solita testarda!!” affermò, ma il tono era carico di affetto e preoccupazione al tempo stesso.
“Chissà a chi assomiglia?!” intervenne per la prima volta Gimli, sorridendo guardò Aragorn, tutti i presenti scoppiarono a ridere, anche i soggetti di quelle critiche.
“Scherzi a parte, direi che all’alba di dopodomani andrà più che bene, voglio togliermi il dente al più presto.” tornò seria Anemoee.
“Domani sera dovrete fare la cerimonia, tu sul luogo della battaglia e le altre in una stanza da sole.” gli ricordò Aneritan.
“Già, non ci avevo pensato, ma non ho nulla…” Anemoee si era dimenticata di quella parte delle sfide, almeno di quelle controllare da un Controllore della Caccia, se fossero state solo le altre tre Amazzoni, probabilmente l'avrebbero attaccata non appena l'avessero trovata di spalle.
“Ragazza!! Credi che sia venuta a mani vuote forse???” disse Aneritan sorridendo.
“Se avete bisogno di qualcosa, basta che lo chiediate.” intervenne dolcemente Arwen.
Anemoee, la guardò a lungo, erano state presentate, ma non si erano ancora parlate per davvero.
“Dama Arwen, Mia Regina!! Vi ringrazio. “ Anemoee abbassò lo sguardo, si sentiva un po’ in soggezione di fronte a lei, “Vorrei che sapeste che mi dispiace essere piombata su di voi così.”
Dama Arwen si alzò e si avvicinò alla donna ancora seduta, le appoggiò la mano su di una spalla.
“Se tu non fosse piombata così su di noi, forse Aragorn ora non sarebbe qui. Sì mi ha raccontato quanto è successo.” Disse di fronte all’espressione sorpresa di Anemoee, “ Abbiamo avuto poco tempo per parlare da soli, ma la prima cosa di cui abbiamo discusso sei stata tu! Sei la benvenuta.” Tornò al suo posto, muovendosi lieve e con la grazia tipica degli Elfi.
“Cosa ti serve esattamente?” chiese Aragorn.
“Devo fare la Danza alla Madre Luna e la Chiamata degli Spiriti. La prima è per chiedere alla Madre di proteggermi e di darmi la forza di sconfiggere il mio avversario, la secondo è per invocare gli Spiriti delle Guerriere morte in combattimento prima di me e chiedere che veglino su di me o che mi accolgano tra di loro se la battaglia sarà persa, perché comunque l’avrò affrontata con coraggio e onore!” Tutta ascoltavano come rapiti, le tradizione delle Amazzoni erano pressoché sconosciute nella Terra di Mezzo, “Quello che mi serve è sapere quale sarà il campo della Caccia perché dovrò eseguire i riti la sera prima su di esso.”
“Come ti ho detto poco prima di entrare in città, credo che il posto migliore sia nella Piazza dell’Albero Bianco, il simbolo della nostra stirpe, sono sicuro che quel luogo avrà una decisiva influenza sulla tua forza e vitalità.” decretò Re Elessar.
“Allora così sia, il combattimento avverrà dopo domani all’alba nella piazza dell’Albero Bianco.” confermò Anemoee ad Aneritan.
“Dopo domani?? Non credi sia troppo presto??” domandò Faramir che nonostante conoscesse la forza e la bravura di Anemoee si sentiva preoccupato per lei.
“No. Meglio concludere il tutto più in fretta possibile!” Anemoee sorrise lievemente a Faramir, sicura di leggere preoccupazione sul suo volto.
“Molto bene!! Allora è deciso la Caccia si terrà alla seconda alba da ora, Anemoee, ti ho fatto preparare una stanza vicino a quelle di Legolas e Faramir, potrai riposarti tranquilla.” anche Aragorn, convideva la preoccupazione di Faramir, ma non vi dette voce, perchè non poteva fermare ciò che si era appena avviato.
“Aspetta, Anemoee devi decidere chi sarà il Protettore degli Oggetti Contesi.” ricordò nuovamente Aneritan.
Anemoee si guardò attorno, ma la sua scelta era già stata fatta.
“Sire Faramir, volete esserlo voi?? Dovrete solamente preoccuparvi che nessuno si avvicini a Tenebra e al mio arco durante il combattimento, ovviamente Neralama e il mio pugnale saranno con me!”
“Certo, sarà un onore!!” rispose egli serio.
“Bene, manca solo chi ti presenterà se fosse ancora con noi toccherebbe ad Anear…” aggiunse nuovamente Aneritan.
“Nessuno lo farà.” dichiarò Anemoee.
“Dovrei farlo io!” intervenne Aragorn consapevole che era lui che avrebbe dovuto farlo essendo suo fratello.
“Nessuno, non voglio che si sappia nulla per ora! E' meglio così, se dovessi perdere...” disse Anemoee guardando suo fratello.
“Va bene, non è essenziale!” acconsentì Aneritan, “Ma ora, se Sire Elessar me lo concede, è meglio che torni da Elianor, non mi fido a lasciarle troppo sole!! Anemoee a domani sera, al tramonto, nella piazza, avrò tutti ciò che serve con me!” detto questo, dopo aver avuto il consenso del re, si alzò da tavola chinandosi di fronte ai reali si allontanò.
“Credo che sia giunta ora per tutti di ritirarsi, Anemoee ti chiamo un valletto che ti accompagni alla tua stanza!” Aragorn si alzò da tavola e tutti ne seguirono l’esempio, ma Faramir fermò il Re.
“Mio Sire, l’accompagniamo noi non occorre il valletto!” disse indicando anche Legolas e Gimli.
“Certo Mio Sire la scorteremo noi!” confermò Gimli e fu così che Anemoee raggiunse la sua stanza, dove riposò per tutta la notte dormendo di un sonno profondo e ristoratore come non le capitava da molto tempo, era giunta finalmente a casa!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Uhm, speriamo che quelle tre non attacchino l'Osservatrice, mi fido ben poco di quelle vipere.

Sean MacMalcom ha detto...

[tifo]Scontro! Scontro! Scontro! Scontro![/tifo]