giovedì 4 settembre 2008

56- E' un po' come morire!

Alla fine, Anemoee e i suoi uomini, trovarono ciò che cercavano in uno dei cortili, ella riconobbe il viso dell'uomo che martellava i ricordi si Éowyn mentre egli parlava con alcuni contadini, a vederlo così le parve innuquo, ma ebbe la certezza che era lui, quando un'altro grido, questa volta di angoscia le lacerò nuovamente la mente.
"La vuoi smettere di gridarmi nella testa!" disse piano per non farsi sentire dagli uomini che l'accompagnavano, sapeva che quell'aspetto della situazione poteva farla passare per qualcuno con qualcosa che non andava propriamente nella giusta direzione.
"E' lui!" parlò nuovamente Éowyn, questa volta più piano.
"Lo avevo capito!" mugugnò Anemoee, poi a voce più alta, ma sempre trattenuta, "Rotgar, è lui quello alto e magro! Sai chi è?"
"Mia Signora ne è sicura?" chiese Rotgar guardando l'uomo che ora dava loro le spalle.
"Sì, ne sono più che certa, allora sai chi è?" chiese con un tono che non ammetteva altre risposte che non fossero quelle alla sua domanda.
"Sì, lo conosco, è Bartnel, qui è secondo solo a Sire Faramir, colui che ne fa le veci quando egli manca da Emyn Arnen." disse greve Rotgar.
"Questa non è affatto una buona notizia." disse Anemoee, "Procediamo come concordato, io vi raggiungerò alle celle, più tardi."
"Sì Mia Signora!" dissero all'unisono Rotgar e Sarin.
"Un'ultima cosa, se Sire Faramir dovesse presentarsi alle celle, quando io non sarò ancora arrivata, mandatelo da me, gli devo spiegare alcune cose prima che possa incontrare quell'uomo!"
I due uomini annuirono quindi si avviarono verso Bartnel, Anemoee dal canto suo si esclissò
Arrivata nella sua stanza Anemoee si sedette sul letto, preparandosi ad una nuova chiacchierata
"Ora con calma, vuoi dirmi esattamente come è andata sulla torre?" chiese a voce normale, non riusciva a capire se Éowyn fosse ancora furiosa, ma il fatto che finalmente avessero trovato il colpevole di ciò che le era accaduto poteva averla calmata, di certo non lo avrebbe fatto l'idea che stava germogliando nella sua testa, per usare l'uomo a suo favore.
Nessuna risposta provenne dall'ospite.
"Sì, lo ammetto mi piace Faramir, prima di conoscerlo non sapevo nemmeno cosa volesse dire farsi piacere un uomo. Mi dispiace che questo di faccia stare male, ma Éowyn, tu sei morta, non poi tenere Faramir ancora legato a te, si sente in colpa per quanto ti è capitato, perchè non ti ha protetto come avrebbe dovuto, ora poi che ha quasi la certezza che sei stata uccisa, si sente ancora peggio! Lui ti ama ancora, anche se non sei più con lui, ti amerà sempre, io non potrò prendere il tuo posto. MAI! Perchè tu sei stata la prima, niente e nessuno potrà prendere il tuo posto! Ma ora tu mi devi aiutare a inchiodare quell'uomo!"
Ad un certo punto senza una risposta si ritrovò a vedere gli scalini della torre, che aveva percorso poco prima con le sue gambe, mentre sotto le mani sentiva ancora il copriletto su cui era seduta, strinse forte le mani tanto che le nocche le divennero bianche, ma la visione non si allontanò, gli scalini volavano sotto di come se stesse correndo a perdifiato su per la salita. Alla fine arrivò alla porta e la spalancò e lo vide, l'uomo che le avevano indicato come Bartnel e le stava davanti sorridendo.
"NO...." cercò di dire Anemoee, ma la visione prosegui come se lei fosse uscita dall'antro delle scale.
"Mia Signora Éowyn, venite a vedere Sire Faramir che torna da voi!!" disse l'uomo con fare, che Anemoee, non poté definire tra se, sospetto e viscido al tempo stesso.
Ora capiva anche cosa stava accadendo, Éowyn aveva deciso di non raccontargli quanto accaduto, ma di farglielo rivivere direttamente nei suoi ricordi.
"Ditemi Bartnel, sta finalmente tornando?" chiese la donna, con voce speranzosa.
"Sì Mia Signora!" disse servilmente l'uomo, "Guardate voi stessa là verso la piana che ci separa da Minas Tirish, quello è Sire Faramir con la sua scorta"
Éowyn doveva essersi appoggiata al parapetto della torre, perchè Anemoee ora poteva vedere tutta la piana, fino alle bianche torri, ma non vide traccia di cavalieri.
"Dove Bartnel? Io non vedo nulla!" chiese voltandosi verso l'uomo, che si ritrovò molto vicino, "Che fate Bartnel?" chiese ora Éowyn, preoccupata, ma nulla la poteva preparare a quanto sarebbe accaduto, nulla perchè Sire Faramir, suo marito e grande conoscitore di uomini e dei loro caratteri, si fidava di Bartnel.
"Mi dispiace, che la nuova guerra debba incominciare proprio da te bella Éowyn." disse l'uomo passandole due dita sulla guancia.
"Bartnel che vi prende?" chiese Éowyn cercando si scostarsi da lui, ma egli non le diede modo di farlo, l'afferrò con le mani per la vita e la sollevò da terra come se non pesasse nulla, in pochi attimi, Éowyn si ritrovò sospesa nel vuoto, in un ultimo disperato tentativo si aggrappò con tutte le sue forze alle spalle dell'uomo affondando le unghie della mano destra nella spalla sinistra dell'uomo, fino a farne uscire il sangue.
Bartnel era alto e magro, ma era decisamente più forte della donna, si liberò della prese in un attimo, anche se questa lascio tre lunghi graffi.
"Addio mia bella Signora!" e la lasciò cadere nel vuoto, senza sporgersi più del necessario, per non farsi scorgersi dal basso.
Éowyn precipitò verso terra, e Anemoee con lei, che seduta sul letto vide la terra avvicinarsi velocemente verso di lei, cercò di sganciarsi dai ricordi di Éowyn, ma don un ultimo respiro si ritrovò a pochi centimetri da terra, mentre il suo corpo reale cadeva immobile sul letto, le mani rilasciarono la presa sul compriletto e lei parve non respirare più.

4 commenti:

Tanabrus ha detto...

Che bello tornare a leggerti!

Solo, il finale mi ha lasciato un attimo perplesso, non penso di aver capito bene cosa è accaduto.

Anemoee cade sul letto, ancora "prigioniera della visione", e pare quasi non respirare più (anche se, immagino, solo per qualche istante).
Poi però c'è il brano che non ho capito,
"riconobbe il viso dell'uomo che parlava con alcuni contadini, a vederlo così le parve velocemente, tornando poi nella propria stanza, per cercare di avere qualche notizia in più di ciò che era accaduto sulla torre, per poter affrontare il traditore con un asso nella manica. con la sua ospite."

Cosa succede in questo brano?
grazie :)

Anonimo ha detto...

'ntornata! ;)

Anemoee ha detto...

ehm.... scusate... piccolo casino di copia ed in colla, in pezzo finale in realtà va all'inizio!!
Non so che sia successo ma dopo averlo pubblicato ammetto di non averlo riletto, visto che solo un attimo prima mi sembrava tutto a posto... scusare l'errore!!! ^_________^
Ora è sistemato... ^____-

Tanabrus ha detto...

Ah, ecco!

Ora è tutto chiaro... e angosciante!
Anomoee è rimasta prigioniera dei ricordi durante il momento della morte? La situazione mi ricorda il trauma subito dalla piccola Jean Grey, collegata psichicamente all'amichetta che stava morendo.

Speriamo non ci siano gravi ripercussioni sulla sua psiche!