venerdì 10 aprile 2009

65 - Riportiamolo a casa...

Bastarono pochi minuti ad Anemoee e Tenebra per raggiungerli, dopo di che fece voltare il suo stallone per affiancare l'altro cavallo che procedeva al piccolo galoppo, Terenan stava quasi piegato sul collo del cavallo, la vide e cercò di raddrizzarsi sulla sella, ma questo movimento gli strappo un grido, una freccia gli trafiggeva un fianco.
"Mia Signora..." disse piano, cercando di fare un cenno di saluto, compromettendo il suo già precario equilibrio.
Senza dire nulla, Anemoee fece avvicinare Tenebra alla destra dell'altro cavallo, portò la gamba destra al di là della groppa di Tenebra, in pratica era seduta di fianco guardando Terenan, con un colpo di reni, saltò in groppa all'altro cavallo subito dietro all'uomo, con il braccio destro lo abbracciò, appoggiandoselo al petto, con la sinistra prese le redini.
"Andrà tutto bene Terenan, vedrai, andrà tutto bene!" gli disse cercando di essere incoraggiante.
"Si Mia Signora, ora che siete qui, lo credo davvero!" riuscì a rispondere Terenan, prima di svenirgli tra le braccia, a quel punto Anemoee spronò il cavallo, per arrivare più velocemente in città, sentivo che anche l'animale era allo stremo, ma aumentò comunque l'andatura, con Tenebra che correva al loro fianco libero.
Appena arrivata in città Anemoee cercò immediatamente Aragorn, che era poco oltre il cancello.
"Portalo direttamente alla Casa di Guarigione!" gli disse Aragorn, mentre anche lui si avviava verso la Casa di corsa, sapeva che Terenan avrebbe avuto bisogno di tutta la sua capacità di guarigione, aveva visto la freccia che gli sporgeva dal fianco, una freccia di orchetto!!.
Anemoee non se lo fece ripetere due volte, volgendo il cavallo verso le scalinate che portavano nella direzione desiderata.
"Un ultimo sforzo piccolo," disse rivolta al cavallo di Terenan "Poi potrai riposare anche tu, te lo sei meritato!"
In pochi minuti arrivarono a destinazione, il Guardiano della Casa, uscì dal portone.
"Presto Guardiano, un ferito grave ha bisogno di cure! Sire Elessar sta arrivando in soccorso di quest'uomo!" Alcuni uomini uscirono dalla casa di guarigione per aiuta a trasportare il ferito, Anemoee scese da cavallo a aiutò a calare giù Terenan, poi gli uomini lo portarono dentro seguiti dal Guardiano, Anemoee rimase sola all'ingresso con i due cavalli, perchè ovviamente Tenebra l'aveva seguita fin lì!
"Bravi tutti e due!" disse accarezzando i due musi, in quel momento sopraggiunsero Faramir e Aragorn.
"Ora vado dentro, perchè Terenan ha bisogno di me," disse Aragorn, con tono calmo, ma lo sguardo furioso, "Ma poi io e te dovremmo parlare ragazza!!" detto questo si allontanò entrando anch'egli nella casa, dove si sarebbe preso cura del ferito.
Anemoee guardò Faramir, anche lei avevo lo sguardo furioso come quello del fratello.
"Ha tutte le ragioni di essere adirato!!" disse tra i denti, "Avrei dovuto uccidere quella serpe quando ne avevo l'occasione! E ora, quegli uomini sono morti, per colpa mia!" le ultime parole erano state quasi un urlo.
Faramir la guardò sorpreso.
"Credi che sia furioso perchè non hai ucciso Elianor nella Caccia??" la fissò con intensità, "Lo credi davvero?" insistette, era sicuro che Anemoee non fosse così ingenua da pensare una cosa del genere.
"No!" rispose secca lei. "So che ho commesso un'imprudenza ad uscire fuori città a quel modo, ma al momento mi sembrava la cosa migliore da fare!"
"Già, tu pensi che ogni cosa che ti salta in testa sia quella giusta da fare!" a quanto pareva Aragorn non era l'unico ad essere adirato con lei, "A volte mi chiedo se veramente pensi o se segui semplicemente l'istinto!E' vero che il più delle volte sei nel giusto, ma con quali rischi?" Anemoee abbassò gli occhi a terra, Faramir aveva esattamente colto nel segno, anche questa volta Anemoee aveva semplicemente seguito l'istinto di aiutare una persona in pericolo, senza pensare alle conseguenze, per lei, o per tutto quello che era stato messo in movimento.
Lo sguardo di Faramir si addolcì, amava quella donna anche per quel suo modo di mettere prima gli altri, costi quel che costi, ma a volte avrebbe voluto scrollarla e dirle che non era più il Comandante delle Amazzoni, ma era la sorella del Re, e come tale aveva assunto molte responsabilità e molti doveri.
"Anemoee..." al suo richiamo ella lo guardò nuovamente in viso, "Le cose sono diverse ora, devi cercare di capirlo, ma ora non andrò oltre, ci penserà Sire Elessar, e di sicuro sarà meno clemente di me!" Le fece un sorriso, non avrebbe voluto essere nei suoi panni, di fronte ad un Aragonr arrabbiato, "Forse è meglio che riporti i cavalli alle stalle, poi torna qua." le disse, Anemoee si voltò avviandosi verso le stalle, i cavalli la seguirono, senza che ella dovesse prenderne le redini, Faramir rimase ancora qualche secondo a guardarla poi entrò nella Casa di Guarigione in cerca del suo Re.







lunedì 6 aprile 2009

64 - Il ritorno di Terenan!

Quando Faramir e Anemoee rientrarono nella sala da pranzo, erano entrambi raggianti, ai presenti, che non si erano mossi dai loro posti in attesa del loro ritorno, non occorse molto per capire che le cose erano poi andate nella giusta direzione, Aragorn si alzò e andò loro incontro.
"Vedo dai vostri occhi che alla fine siete d'accordo su questo matrimonio!" disse sorridendo felice, "Decidete la data, in modo da poter organizzare ogni cosa a dovere!!"
"Onestamente preferirei una cosa tranquilla, " disse Anemoee, interrompendo sul nascere le proteste del fratello, posando una mano sulla sua spalla,"Ma capisco, come per la festa della mia presentazione, che non si possa fare, capisco che è giusto per il popolo di Gondor che vuole assistere averne la possibilità, quindi sarò ben felice di condividere la mia.." dopo un attimo di pausa, con uno sguardo verso Faramir, si corresse, "Saremo felici di condividere la nostra gioia con chiunque lo voglia!"
"Unica cosa che ci adombra nella nostra felicità, sono le conseguenze che tutto questo possa avere con quel che abbiamo appena fatto per tendere la trappola a Embaras!" disse Faramir
esprimendo a voce alta i proprio dubbi, questa volta fu Legolas a intervenire.
"Ritengo che potrebbe semplicemente affermare, quanto detto da Anemoee a quell'uomo, riferendosi al potere che ha, sposa l'uomo a cui è stata uccisa la moglie per mano del nemico,nonostante quest'uomo sappia esattamente cosa ella abbia in mente di fare, tradire il proprio Re per passare dalla sua parte." guardò i suoi amici ed aggiunse, "E' un ragionamento contorto, vero, ma sono convinto che il nostro nuovo nemico lo sia decisamente!"
"Legolas potrebbe avere ragione, ma a questo punto non ci rimane che attendere e continuare a sorvegliare i nostri confini, fare attenzione anche all'interno della città." disse il Re, proprio in quel momento nella stanza irruppe una delle guardie al cancello.
"Mio Sire, scusate l'irruzione, "Terenan è stato avvistato nella piana!"
"Finalmente!" esclamò Anemoee, quasi con un sospiro di sollievo, ma la guardia smorzo
immediatamente il suo entusiasmo.
"Mia Signora, mi spiace dirvelo, ma è solo." disse con trono greve l'uomo, il silenzio calò nella stanza, tutti i presenti sapevano che quando era andato ad accompagnare Elianor aveva preso dieci tra i guerrieri più forti della città.
Senza attendere oltre Anemoee si precipitò fuori dalla sala, diretta con decisione verso le porte della città, la guardia del cancello la seguì subito, mentre Aragorn, Faramir, Legolas e Gimli
rimasero indietro.
"Questa è decisamente una brutta notizia!" disse Legolas dando voce ha ciò che pensavano tutti.
"Come può aver sconfitto dieci guerrieri da sola??!" chiese Gimli.
"E' un'Amazzone mastro Gimli! Hai visto come combatte Anemoee, certo Elianor non è sua pari, ma abbiamo visto che non ha neanche la stessa lealtà in combattimento." disse Re Elessar, poi si avviò anch'egli verso il cancello della città, seguito dai compagni.
Quando arrivarono videro che le porte della città si stavano aprendo, un lampo nero passò loro accanto, era Anemoee in groppa a Tenebra.
"Anemoee che fai?" chiese Faramir, sorpreso e allo stesso preoccupato non vedendo altri guerrieri a cavallo.
"E' ferito, gli vado incontro!" rispose Anemoee spronando Tenebra al galoppo fuori dal cancello, non attese certo che qualcuno le dicesse di non andare, si sentiva colpevole per qualsiasi cosa fosse accaduta a quegli uomini, avrebbe dovuto uccidere Elianor senza pensarci due volta, ora la vita degli uomini che non erano tornati indietro avrebbero pesato per sempre sulla sua coscienza. Quando poco prima, era arriva agli spalti sulle mura aveva notato la postura traballante dell'uomo a cavallo, e non aveva esitato un secondo a farsi portare Tenebra, senza sella, solo con la capezza era partita incontro a Terenan al gran galoppo.

mercoledì 1 aprile 2009

63 - Che succede?

Le reazioni dei presenti furono più o meno simili, o almeno per quanto riguardava Legolas, Gimli e Sire Elessar, una prima lieve sorpresa e poi un largo sorriso di gioia, la più sorpresa di tutti fu Anemoee, che non si era proprio aspettata che Faramir chiedesse la sua mano, in quel modo poi, era rimasta letteralmente a bocca aperta.
"Sai che a me non devi chiederlo, hai tutta la mia benedizione se questo è ciò che desideri veramente e se ovviamente Anemoee è d'accordo." A quel punto tutti gli sguardi si puntarono sul di lei, che per una volta sembrava totalmente spiazzata e impreparata, la sua unica risposta fu quella di alzarsi e uscire dalla stanza con una certa fretta.
Faramir la guardò uscire, sorpreso e confuso da quella reazione, decisamente negativa.
"Direi che questo è un no!" disse a bassa voce più a se stesso che agli altri presenti.
"Io credo semplicemente che tu l'abbia spaventata!" disse Aragorn, con tranquillità, era sicuro dei sentimenti che legavano Anemoee a Faramir, quella fuga era solo una reazione emotiva, evidentemente Anemoee era più stanca di quanto in realtà lasciasse trasparire, a mente non lucida l'innaspetatezza della domanda l'aveva fatta scappare come un animale in trappola. "So che non è facile spaventare Anemoee, ma lo sai anche tu che sulle cose, diciamo sentimentali ha ancora le idee un po' confuse!! Forza! Valle dietro!!"
Faramir non se lo fece ripetere due volte, lasciò la stanza velocemente quasi quanto Anemoee, andò a cercarla e sapeva già dove trovarla, si diresse subito verso le stalle, immaginava che lei fosse andata a cercare conforto d'amico più caro che avesse, Tenebra.
Anemoee infatti appena uscita dalla stanza si era precipitata da Tenebra, sapeva che lui le avrebbe dato la tranquillità necessaria per pensare a quanto gli aveva chiesto Faramir.
Ma che gli era saltato in mente?? pensò ancora incredula, l'aveva colta del tutto impreparata, e non si era aspetta una cosa del genere non dopo quanto accaduto con lo spirito della moglie.
Senza contare che avrebbe dovuto prima parlarne con lei, non poteva chiederle una cosa del genere così davanti a tutti, così all'improvviso.

Quando se ne era saltato fuori con quella domanda, Anemoee si era resa conto che per la prima volta in vita sua, la sua mente si era completamente bloccata, non solo non sapeva che rispondere, ma non riusciva nemmeno a pensare o capire cosa provasse all'idea di sposare Faramir, non si era mai sentita così, nemmeno in battaglia, quando la morte era sempre dietro l'angolo pronta ad accoglierla.
"Io sposata ad un uomo??? Oh andiamo!!" disse a Tenebra che lo guardava incuriosito, mentre lei apriva la porta del suo box ed entrava "Ma ti rendi conto?? Io sono sempre un'Amazzone!!" rimase un attimo in silenzio, "No, non lo sono più, altrimenti non avrei reagito a questo modo, non avrei lasciato che dei sentimenti mi mandassero in confusione, avrei risposto semplicemente un secco no!" sospirò sconsolata, "Ma non posso più rispondere così, perchè ci tengo davvero a Faramir e l'idea di dividere il resto della mia vita con lui, devo ammetterlo mi attira!" il cavallo sbuffò leggermente, "Sì, hai ragione, per quel po' di vita che ci potrebbe rimanere...." e pensando quello, ebbe l'intuizione che la portò a capire perchè Faramir avesse agito in quella maniera, la convinzione che probabilmente non sarebbero tornati dall'incontro con Embaras, la voleva sposare perchè pensava che non avessero un futuro davanti!!
"Ah!!" esclamò, "Ora mi sente, ci vediamo più tardi piccolino!!" disse girandosi per uscire dalle stalle, e si ritrovò l'oggetto dei suoi pensieri
davanti.
"Tu mi vuoi sposare solo perchè pensi che non torneremo mai indietro dopo aver incontrato Embaras!!" Anemoee non perse tempo, redarguendolo prima che lui potesse dire qualcosa.
"E se anche fosse? Che male c'è nel non voler perdere tempo prezioso?" chiese Faramir, allargando le braccia."Io so che ti amo Anemoee e so che voglio trascorrere il resto della mia vita con te, visto e considerato che abbiamo di fronte un'impresa ardua, non mi sembra assurdo volerti sposare al più presto!" aggiunse in tono disarmante e sul viso un'espressione tanto dolce e piena di amore sincero che Anemoee non riusci a dire più nulla.
"Ti amo, con tutto il cuore e so che anche tu mi ami, lo leggo nei tuoi occhi e nel tuo cuore," le si avvicinò posandole una mano sul cuore, "E' vero, forse avrei dovuto prima parlarne con te, ma vi avevo tutti lì e non volevo perdere l'occasione, non è stata una cosa premeditata. Ma ora vediamo di fare le cose come si deve! Anemoee figlia di Arathorn mi vuoi sposare??"
"Potrei forse dirti di no? Tu conosci meglio di me questi sentimenti, non so dare un nome a ciò che provo per te, probilmente è quello che voi chiamate amore, so solo che al pensiero di vivere una vita senza di te, la luce del sole mi appare grigia, tutto mi pare più grigio e senza colore, quindi sì, la rispota alla tua domanda è sì!"
Faramir non disse nulla semplicemente la strinse a se, nessuna parola avrebbe descritto nella giusta maniera ciò che provava.

domenica 29 marzo 2009

62 - Discussioni e domande!

Anemoee eseguì la richiesta di Aragorn, quindi iniziò a raccontare quanto era successo, fin dal suo primo incontro con lo spirito di Éowyn, cercò di essere il più dettagliata possibile, sorvolando solo sui ricordi che aveva avuto modo di conoscere che riguardavano la vita passata di Éowyn e Faramir, quando arrivò a raccontare come era arrivata alla decisione di usare Bartnel, cercò essere ancora più chiara e convincente.
"In realtà era già un po' che ci pensavo, ancora prima di trovare la conferma ai nostri dubbi, rivoltare l'astuzia di infiltrare qualcuno nelle nostre file contro di loro! Usare il traditore come nostro messaggero, per una volta usare i mezzi del nemico, l'inganno!" Ogni parola che Anemoee aveva detto era sempre stata rivolta a Aragorn, non aveva mai distolto il suo sguardo da quello del fratello, che egli aveva ascoltato senza parlare. Ora che Anemoee aveva finito il suo racconto rimase in attesa del suo giudizio sul suo operato, visto che in parte ella aveva già agito consultandosi solamente con Faramir.
"Cosa ti fa pensare che Embaras vorrà incontrarti?" chiese Aragorn, stupendo un po´ tutti, non avendo detto un semplice e secco no a quanto proposto da Anemoee, come ci sarebbe aspettato.
"Aragorn tu se fossi al suo posto non accetteresti di incontrare la sorella del tuo nemico decisa a tradirlo? Con tutte le precauzioni ovviamente, ma davvero ti lasceresti scappare un´occasione così di poter avere un alleato del genere??" l´ovvietà di quanto affermato da Anemoee fu ora chiara anche a Legolas e Gimli, prima contrari.
"Ti do ragione che anche io sarai tentato, ma ora dimmi perché dovrei rischiare la vita di mia sorella e del mio sovrintendete per una cosa del genere?"
"Perché Embaras non si muoverebbe per qualcuno di minor importanza, ma questo non c´è bisogno che sia io a dirtelo lo sai anche tu! Quel che devi capire è che se non sfruttiamo questa occasione, non sapremo mai se c´è qualche spia di Embaras anche qui! Sia tu che Faramir siete dotati di molto intuito nel giudicare le persone, eppure Bartnel è passato sotto il vostro naso senza che ve ne accorgeste e Éowyn è morta!!" le dispiaceva essere così brutale, con le due persone a cui teneva di più, ma non c´era tempo per le sottiliezze, Aragorn doveva decidere ora se portare avanti o meno quel progetto!
Il silenzio regnò nella stanza per diversi minuti, Anemoee e Aragorn si confrontarono silenziosamente due volontà a confronto, entrambi forti e decise, ma entrambi sapevano, che solo una sarebbe prevalsa, ovviamente quella di Sire Elessar, lui avrebbe avuto l'ultima parola sulla faccenda. Per quanto Anemoee ritenesse importate andare avanti con quanto iniziato, non sarebbe mai agito contro la volontà del suo Re.
"Per quanto duro sia accettarlo, quanto dici è vero, la morte di Éowyn ricade anche sulle mie spalle." disse in tono greve, quasi stanco Aragorn, con una mano fermò le immediate proteste di Anemoee, che non aveva certo voluto incolpare loro di quanto accaduto alla moglie di Faramir."Il tuo ragionamento, purtroppo non fa una piega, dico purtroppo perchè il mio cuore è lacerato dai dubbi, al pensiero che tu mia amata sorella e Faramir amico fedele, possiate andare incontro ad una morte o a qualcosa di peggio per una mia decisione."
"Tu giochi tutti i giorni con le vite dei tuoi sudditi, Mio Sire, per il benessere generale, la mia vita non vale di più di quella Gartan, lo stalliere che si occupa di Tenebra, se la mia vita ci darà la possibilità di vincere questa guerra non ancora incominciata, ben venga, o qualunque sorte peggiore il fato abbia in serbo per me! Come ho già detto a Faramir, non cerco la morte, ma per te Mio Signore, per tutti voi che siete in questa stanza,per ogni uomo donna o bambino che vivono nel tuo regno, la mia vita sarà bene spesa!" disse Anemoee guardando uno ad uno i presenti.
"Mettiamola così allora, l'amo è stato lanciato, se il pesce rosso abboccherà e cercherà di ingoiarsi la nostra esca, dovremmo fare in modo che gli vada ben indigesta!" sentenziò alla fine Aragorn, approvando quindi il piano già messo in atto da Anemoee, che, a quella risposta si lasciò andare sulla sedia spossata.
"Ma ora vedo, Anemoee che sei stanca, mangia qualcosa e poi vai a riposare, riparleremo di tutto, quando avremo la mente più chiara, in modo da cercare di prevedere tutto quel può andare storto." Tutti i presenti alzarono, ognuno per riprendere la proprio faccende, uno solo rimase seduto.
"Aspettate un attimo per favore." era Faramir, l'unico che non si era alzato, evidentemente lui non aveva finito. "Prima che riceviamo una risposta alla nostra giocata, vorrei chiedere qualcosa ad Anemoee e Aragorn, il fatto che lo faccio davanti alle persone a cui voglio più bene ha una certa importanza per me, anche se manca Dama Arwen." Aragorn, vide una lieve curiosità sul volto della sorella, evidentemente di quella domanda Faramir non ne aveva ancora parlato con Anemoee, i presenti si sedettero di nuovo.
"Ti ascoltiamo!" disse Aragorn, guardando prima l'amico, poi la sorella.
"La domanda che sto per farvi, la pongo ad entrembi contemporaneamente, perchè non sapevo, onestamente, da chi dei due iniziare! Potrei dirvi che è già un po' che ci penso, ma non è così, solo ora mi sono reso conto a cosa potremmo andare incontro, non voglio perdere l'occasione che la vita mi ha presentato, ho intenzione di sposare Anemoee, al più presto se ella lo vorrà! Quindi chiedo a Voi Mio Sire il permesso di sposarmi e di sposare vostra sorella, e a te Anemoee ti chiedo se vuoi diventare mia moglie!"

martedì 24 marzo 2009

61 - Spiegazioni

Anemoee e Faramir, con la loro scorta, partirono la mattina dopo all'alba, appena alzati, dopo una colazione frugale, sellarano i cavalli e si avviarno subito, il viaggio fu veloce e senza imprevisti.
Appena arrivati in città, Anemoee chiese di vedere Aragorn immediatamente, ma dovette attendere che finisse le varie udienza,ella capiva che Re Elessar doveva seguire tutto il suo regno, il che comportava diversi impegni con i vari amministratori locali e che non era saggio interrompere incontri programmati da tempo, anche per non destare allarme! Anemoee sapeva tutto questo, ma non aiutò di certo il suo umore, il dover aspettare il suo turno; girava come un leone in gabbia nella sala da pranzo dove le era stato riferito che Aragorn l'avrebbe raggiunta appena possibile.
Faramir era seduto tranquillo e cercava di calmarla.
"Anemoee siediti per favore, mangia qualcosa, siamo entrambi stanchi, un po' di tranquillità e di ristoro ci farà bene prima di parlare con Aragorn; la tua impazienza non ti aiuterà di certo nell'esposizione del tuo piano e nell'avere il suo appoggio! Senza contare che passerà comunque del tempo prima che Bartnel si faccia vivo, sempre che lo faccia!!"
Anemoee stava per controbattere quando la porta si aprì facendo entrare Legolas e Gimli.
"Ben tornati, avete scoperto qualcosa?"chiese l'elfo sedendosi accanto a Faramir, alla fine si sedette anche Anemoee, mentre Faramir raccontava quanto accaduto a Emyn Arnen, parlò anche dell'idea avuta da Anemoee, che non suscitò, come previsto, un grande entusiasmo.
"E' troppo pericoloso per te Anemoee, Aragorn non ti permetterà mai di andare!" disse Legolas, convinto che quel piano fosse un vero e proprio suicidio per la donna.
"Lei non sarebbe sola, Legolas, io andrei con lei!" aggiunse Faramir, con calma.
"Aragorn non si priverà mai dei suoi diretti sottoposti, o per meglio direi dei suoi eredi diretti.!" sentenziò Gimli.
"Ma avete sentito quel che vi ha detto Faramir??Avete capito chi ha ucciso Éowyn???" chiese Anemoee quasi incredula alle proteste dei suoi amici, "Chi può aver coinvolto qui?? Io non conosco ancora molte persone a Minas Tirith, ma ad intuito mi fiderei solamente delle persone che sono in questa stanza, comprendendo ovviamente Aragorn e Lady Arwen..."
"Lo capisco Anemoee, ma comunque la tua idea ad Aragorn non piacerà!" sentenziò Legolas
"Perchè Legolas dice che la tua idea non mi piacerà, sorellina?" chiese la voce del Re appena entrato nella stanza!
Tutti i presenti si alzarono all'unisono per rendere omaggio al loro Sire, Anemoee lanciò un'occhiata a Faramir come per ricevere il suo sostegno e Faramir fece un lieve cenno di assenso con la testa, Anemoee andò ad incrociare lo sguardo del suo Re.
"Perchè anche quello sguardo di intesa che vi siete appena scambiati tu e Faramir non mi piace??" domandò Aragorn, a cui non era affatto sfuggita la cosa.
"Mio Sire," incominciò Anemoee, ma Aragorn la interruppe di nuovo.
"E non mi piace nemmeno questa inizio così formale!" disse, con un tono che incominciava ad essere seriamente preoccupato, "Avanti Anemoee sii chiara e concisa come tuo solito, non usare giri di parole, cosa è successo a Emyn Arnen?"
"Ho trovato il modo per infiltraci nelle linee nemiche!" ribattè allora Anemoee, a quelle parole Faramir alzò leggermente gli occhi al cielo e scosse lievemente il capo, ovviamente quella spiegazione era poco esplicativa per tutto quello che era successo, Re Elessar la pensava decisamente allo stesso modo.
"Così è decisamente troppo conciso anche per te Anemoee, inizia dal principio, dal vostro arrivo là!" disse Aragorn andandosi infine a sedere di fronte al posto occupato fino a pochi attimi prima alla sorella, invitandola ad accomodarsi di nuovo.

lunedì 23 marzo 2009

60 - L' ultimo saluto.

Faramir, lasciato andare Bartenl andò a cercare Anemoee e la trovò seduta a terra con le spalle appoggiate al muro, la vide esausta, pallida sotto la pelle abbronzata, preoccupato Faramir le si avvicinò immediatamente sedendosi a sua volta.
"Anemoee, stai bene?" le chiese dolcemente, sapeva che non era ferita, non fisicamente almeno, egli era consapevole di cosa lei avesse detto all'uomo che era appena andato via, ma intuiva anche quanto le fosse costato farlo, per questo lui aveva acconsentito ad aspettare fuori.
"Mai avrei pensato di arrivare a tanto. Mi sento come se lo stessi tradendo veramente Aragorn!" sbottò Anemoee, ora quasi arrabbiata con se stessa.
"Quello che stai facendo, è l'impresa più coraggiosa e al tempo stesso stupida che io abbia mai sentito mettere in atto!" disse, fermando poi le proteste di Anemoee sul nascere, con un gesto di una mano, "Lasciami finire di parlare! Quello che voglio dire è che stai rischiando la vita, solo per scoprire cosa ha in mente questo nuovo nemico che ci si profila davanti, senza pensare alle conseguenze che ci saranno per te, una volta che ti troverai di fronte a lui! Potresti andare incontro a sorti ben peggiori di una morte in battaglia, per questo forse lo ritengo un po' stupido, ma d'altro canto dobbiamo trovare qualcosa che ci dia un aiuto nel combatterlo e ho deciso di appoggiarti perchè credo in te, e nel fatto che sfrutteremo quel che pare essere un suo chiaro metodo di attacco: la corruzione di personaggi ad alto livello della parte avversaria."
Anemoee si rilassò, ma Faramir non aveva finito.
"Lo sai che ora arriverà lo scoglio più grande, dovrai convincere Aragorn!"
"Hai ragione, dobbiamo tornare a Minas Tirish al più presto!" Anemoee si rialzò da terra rianimata dalla conversazione e dall'idea di dover presentare il suo piano al fratello. "Ma prima dobbiamo lasciare che qualcuno continui per la sua strada, che non fa più parte di questo mondo e prima di andare credo che vi vogliate salutare!" fece una breve pausa e continuò "Mi dispiace Faramir ma non posso continuare ad ospitarla, rischierei la pazzia."
"Non ti avrei mai chiesto una cosa simile, Anemoee." la rassicurò lui.
"Lo so, ma mi spiace comunque per la tua perdita, mi spiace per lei, meritava di vivere ancora a lungo al tuo fianco!"
"Ci stai facendo un dono che pochi sono in grado di poter ricevere, la possibilità di salutarci un'ultima volta, per questo te ne sarà eternamente grato!"
Anemoee non disse nulla, ma lasciò semplicemente scivolare il controllo che manteneva sulla sua coscienza e sulla presenza di Éowyn per darle le possibilità di riemergere.
"Faramir..." la voce di Éowyn uscì dalle labbra di Anemoee.
"Éowyn, spero che riuscirai a perdonare le mie mancanze nei tuoi confronti, se fossi stato presente, forse tu saresti ancora qui accanto a me!"
"Non ti crucciar amore mio, la colpa della mia morte non ricade sulle tue spalle, ma su quelle dell'uomo che avete lasciato andare, che Anemoee prima o poi ucciderà per me!A quanto pare questa donna quando si mette in testa una cosa, o la promette a qualcuno farà di tutto per mantenere il suo proposito o la sua promessa!" disse mentre si avvicinava a lui e gli accarezzava una guancia. "Credo che se vi sarà permesso dagli aventi futuri di stare accanto, lei ti renderà felice, come non ho potuto fare io!"
"Éowyn, io non so che dire, se non che mi manchi terribilmente e che non so come affrontare l'argomento Anemoee, mi sembra assai strano, parlare con te di lei che sei nel suo corpo..."
"Allora sappi che lei sta dicendo di smetterla di parlare di lei e di affrontare l'argomento saluti, perchè il tempo stringe e dovete tornare da Aragorn." Éowyn fece una pausa come se ascoltasse qualcosa, " Effettivamente trovo che sia una persona con grandi qualità, ma dubito che la pazienza sia tra le sue doti più spiccate!"
Faramir non pote far meno di sorridere a quelle parole, perchè gli riportarono alla mente, tanti discorsi scherzosi fatti con la moglie quando era al sua fianco e perchè condivideva con lei quanto appena affermato.
"Non potendo dilungarsi ancora, è giunta quindi l'ora dell'ultimo saluto, moglie mia, sappi che sarai sempre nel mio cuore, che ti amerò per sempre con la stessa forze e dolcezza di quando ti vidi la prima volta." disse Faramir prendendo tra le sue la mani di Anemoee.
"Vivi il tempo che ancora ti aspetta con serenità, marito mio, ci incontreremo nuovamente alla fine dei giorni, per rinnovare il nostro amore! Addio Faramir, rendi felice questa donna come hai reso felice me per il poco tempo che ci è stato concesso!"
"Addio a te Éowyn!" disse poi vide gli occhi di Anemoee chiudersi e riuscì a prenderla prima che cadesse a terra.
"E' andata via..." disse con un filo di voce, Anemoee di nuovo padrona del proprio corpo.
"Lo so, ora torniamo a casa!" Ormai per Faramir, Emyn Arnen non lo era più, Minas Tirish era tornata a essere casa sua, al fianco del suo Re e di Anemoee.
Le ombre si erano fatte lunghe, il sole stava tramontando, decisero quindi; per quanto breve fosse
il tragitto, che era meglio viaggiare con la luce del giorno, senza contare che Anemoee aveva bisogno di qualche ora di riposo, l'esperienza con Éowyn le aveva prosciugato le forze.

venerdì 20 marzo 2009

59 - Una difficile prova!

Chiarito il concetto alla sua ospite, Anemoee si avviò verso le celle, il volto impassibile, lo sguardo severo che tanto la faceva somigliare al fratello, tanto che quando il prigioniero la vide entrare nella penombra si alzò in piedi di scatto, sulle sue labbra si formulò chiaramente la parola "Sire", ma poi guardandola meglio si rese conto che in effetti non era Re Elessar, ma doveva la donna di cui aveva già sentito parlare, la sorella del Re.
Bartnel rilassò lievemente le spalle, si stampò sulla faccia un sorriso accondiscendente, sapeva di avere un buon ascendente sulle donne, si sentiva un po' più sicuro sapendo di non doversi confrontare con Faramir con il suo Re.
"Mia Signora, è un piacere conoscerla, anche se in questa situazione incresciosa, in effetti non capisco perchè sono stato messo in cella! Rotgar non ha voluto darmi spiegazioni!" disse con la voce più suadente che riuscisse a trovare, con un sorriso che avrebbe dovuto essere ammaliatore.
Non ottene risposta alla sue parola, vide solamente la donna avvicinarsi di più alle sbarre, ora vedendola meglio poteva chiaramente distinguere sia le somiglianza, che le differenze fisiche che la contrapponevano a Sire Elessar, gli occhi neri, spiccavano sulla sua pelle decisamente più scura di quella del fratello, forse leggermente più bassa, ma le spalle e il fisico erano più adatte ad un guerriero che ad una donna, o almeno a quelle che conosceva lui, era questo l'aspetto che lo aveva portato a scambiarla per il Re di Gondor.
Tornando poi a guardarla in viso, ora non si sentiva più tanto rassicurato dal fatto di trovarsi davanti a lei.
"Mia Signora, potete spiegarmi perchè mi trovo rinchiuso qua dentro?" chiese, la sua voce aveva perso un po' sicurezza di prima.
"Sai benissimo perchè sei qui Bartnel!" si limitò a dire Anemoee.
Un brivido gelido percorse la schiena dell'uomo, ormai era sicuro di trovarsi di fronte a colei che avrebbe spezzato la sua vita.
"Non capisco Mia signora!" cercò di continuare a tergiversare.
"Cosa hai provato quando l'hai vista cadere?" chiese Anemoee a bassa voce.
"Io non so..."
"Cosa hai avuto in ricompensa per aver ucciso una donna inerme??" continuò ignorando le sue proteste, si avvicinò ancora alla cella, ne aprì la porta ed entrò avvicinandosi sempre più all'uomo che aveva davanti, che iniziò a indietreggiare.
"Cosa ti ha promesso il tuo padrone, Embaras il Rosso, per tradire il tuo popolo??"
La sorpresa su volto dell'uomo fu tale, che se Anemoee avesse avuto dei dubbi sulla sua colpevolezza, essa l'avrebbe cancellata del tutto.
"Come minimo ti avrà promesso molte ricchezze, chissà, forse un posto di comando; magari proprio questa fortezza, magari proprio il posto del tuo diretto signore, Sire Faramir!" Ora Barntel era con le spalle al muro, Anemoee gli stava di fronte a pochi centimetri da lui, ancora una volta lesse la verità sul volto dell'uomo, " Mi sembra una ricompensa decisamente troppo grande per quel che po' che hai fatto fino ad ora!" Si allontanò da lui girandogli le spalle, la mano destra sull'elsa del pugnale, la sinistra su quello di Neralama."Il tuo padrone sembra essere molto generoso!"
Bartnel che tirò un lieve sospiro di sollievo quando la vide allontanarsi, rimase comunque immobile, certo che lei non avesse finito, incapace di reagire in un qualsiasi modo, quella che aveva di fronte non era solo una donna, era molto di più.
"Ora dimmi Bartnel." continuò Anemoee girandosi su se stessa, tornando a fissare l'uomo, "Secondo te cosa offrirebbe Embaras a me se sapesse che ho intenzione di tradire mio fratello?" chiese mortalmente seria, senza rilevare la minima esitazione, anche se in realtà ad Anemoee
costò molto pronunciare quella frase! Tutta quella messa in scena per lei era terribilmente difficile, lei che non approvava la menzogna e la falsità!
A quelle parole Bartnel spalancò letteralmente la bocca sbigottito!
"Voi non fareste mai una cosa simile, tutti dicono che siete fatta della stessa pasta di vostro fratello!!""
Anemoee scoppiò in una sonora risata, che però suonava assai sarcastica!
"Abbiamo le stesso sangue; sì, ma la pasta è ben diversa!!"Il tono di Anemoee era diventato quasi sprezzante, dentro di lei si chiese coma riuscisse a mentire così facilmente, come riuscisse a dire quelle cose, riuscendo a essere secondo lei decisamente credibile."Io sono un'Amazzone! Una Guerriera che averebbe potuto aspirare al trono, o meglio lo avrei avuto di sicuro, visto che ero la guerriera più forte in circolazione, invece vengo esiliata in questo posto, freddo, umido, dove se mi andava male sarei stata costretta a rubare per rimanere in vita, o per come è andata a essere la sorella del Re!!!" Con una mossa fulminea che sorprese talmente Bartnel da non permettergli neanche di aprire bocca, Anemoee estrasse il suo coltello elfico, prese l'uomo per il colletto e lo sbatte contro il muro, con la lama ricurva che gli puntava alla gola.
"E ora tu, sarai la mia carta vincente nella Terra di Mezzo, ora tu, misero uomo, andrai dal tuo padrone e gli direi che io sono disposta a trattare con lui, se ha qualcosa da offrimi che valga la pena di essere preso in considerazione!" diede un lieve strattone all'uomo, facendogli stillare qualche goccia di sangue, "Ovvio che se ora continui a negare il tuo coinvolgimento con Embaras e con la morte di Lady Éowyn, tu non mi servi a nulla, quindi ti taglierò la gola seduta stante!!" disse quasi sorridendo come se già assaporasse il piacere di farlo, questo non fu del tutto una finzione, in quanto Anemoee moriva realmente dalla voglia di uccidere quell'uomo, come non le era mai capitato prima, per quello che aveva fatto a Faramir e poi perchè la sua morte avrebbe interrotto quella farsa, che le costava più di quanto avesse pensato essere possibile.
"No no aspetta, io posso fare quello che mi chiedi, sono un servo di Embaras il rosso e so dove trovarlo!"
"E' strano come una lama affilata sciolga la lingua!!" disse Anemoee lasciandolo andare,"Molto bene allora va da lui e digli che gli voglio parlare, fammi sapere dove e quando lo potrò incontrare! Mi troverai a Minas Tirish!" fece una pausa, come per sottolineare la sua posizione con quelle parole. " E per avere una idea del mio potere, guarda bene chi incontrerai uscendo di qui e sappi che lui sa di te!"
Bartnel si sistemò il colletto, cercando di darsi di nuovo un contegno, ora sapeva che ne sarebbe uscito vivo, la cosa lo aveva rincuorato parecchio, quella donna per quanto pericolosa aveva bisogno di lui e la cosa gli dava di nuovo potere!!
"Ti farò sapere dove e quando, se il mio padrone deciderà di incontrarti." disse con voce altezzosa.
"Oh.. lo farà vedrei!!" disse sorridendo, l'uomo si voltò per uscire, ma Anemoee lo fermò chiamandolo, "Bartnel, un'ultima cosa..." tornò a guardala, "La prossima volta che ci incontreremo tu morirai! Se ci tieni alla tua vita non apparire mai più al mio cospetto!"
"E questa cosa sarebbe una minaccia??" chiese lui incredulo della sfrontatezza di quella donna.
"Nessuna minaccia, ma un semplice dato di fatto, sei un morto che cammina, il sottile filo che ti lega ancora alla tua miserabile vita si spezzerà se incrocerai nuovamente il mio cammino, starà a te fare in modo che ciò non accada!! E ora sparisci dalla mia vista, o potrei decidere di trovare un altro metodo per cercare Embaras!" L'uomo non se lo fece ripetere due volte, uscì velocemente dalla celle, solo per andare a sbattere contro qualcuno appena fuori, fece un passo indietro per capire chi fosse e si ritrovò davanti a Faramir.
Si allontanò immediatamente da lui, spaventato, nonostante l'avvertimento di Anemoee che avrebbe trovato qualcuno fuori, non si era aspettato Sire Faramir.
"Sire..."
"Non parlare con me! Tu per me sei già morto!" disse Faramir, guardava l'uomo senza tradire il minimo sentimento, "Fai solo in modo che il messaggio arrivi a Embaras, facendogli sapere che io sarò con Anemoee, come compagno e che la sosterrò qualsiasi cosa ella deciderà di fare!" detto quello entrò nelle prigioni senza più degnare di uno sguardo l'uomo che si dileguò nel buio!